SEMPRE PIU' TRATTATA IN MODO REAZIONARIO E ILLIBERALE CHE RISPONDE, ORA, CON I VENTI REFERENDUMRoma, 27 settembre 1999
"Due soli dibattiti estivi, in tarda serata, con Sergio D'Antoni - e nessuno con esponenti politici su un qualsiasi dei 20 temi referendari - è questo il bilancio dell'intero duopolio RAI-TV e Mediaset per informare l'opinione pubblica su quello che è stato autorevolmente denunciato come il più pericoloso attentato al diritto ed alle libertà degli ultimi cinquanta anni.
Neanche l'ombra di un dibattito e della nostra presenza, in alcuni casi in oltre dieci anni, su finanziamento pubblico dei partiti, sulla responsabilità civile dei magistrati, sulle ritenute fiscali in busta paga per i lavoratori dipendenti, per la smilitarizzazione della Guardia di Finanza, per la riforma sanitaria .
Domattina porteremo in Corte di Cassazione oltre 16 milioni di richieste autenticate e certificate secondo l'imposizione di legge, di referendum abrogativi di venti norme 'vigenti 'della legislazione italiana. Evento che, essendo senza precedenti, per significato politico e partecipazione popolare, sarà destinato alla clandestinità , come evento politico, per avere il rilievo di cronaca riservato nei telegiornali ad uno dei quotidiani incidenti autostradali, o all'ultimo fatto di cronaca nera.
Ciò detto, a futura memoria (e lotteremo, con Sciascia, perché la memoria abbia un futuro, e il futuro memoria) consegno al rito di un 'comunicato-stampa' affidato alle Agenzie ed ai 'Direttori' di tutte le testate, quel che oggi mi sta più a cuore: esprimere il 'grazie', fortissimo, commosso, a quella Italia che in pochissimi mesi mi e ci ha mostrato e mostra tanta fiducia e sostegno, agli almeno 850.000 cittadini che hanno sottoscritto ora con slancio e entusiasmo, anche i nostri venti referendum per l'alternativa liberale e democratica al regime."