Roma, 24 settembre 1999
"Anche perché non vi sono assolutamente ragioni per ritenere che la verità processuale non corrisponda alla verità storica, mi chiedo ora e subito chi pagherà i danni inestimabili subiti in questa elefantiaca e senza fine vicenda politica da Giulio Andreotti, Claudio Vitalone e da tutti gli altri.
Ora, attendiamo la probabile assoluzione di Palermo, anche se la pubblica accusa locale ha rappresentato in questi anni uno dei più forti centri di iniziativa e condizionamento politico esistente in Italia.
Intanto l'Italia sta andando letteralmente in fumo grazie al fatto che migliaia di magistrati hanno da due decenni praticamente lasciato bruciare il nostro paese così come lo avevano lasciato cementificare.
La strage di legalità e di giustizia, in Italia, viene pagata di già con una multiforme strage di vite, che ne è conseguenza, mentre i due Poli e l'ammucchiata di regime stanno a guardare, tutt'al più, solo i propri particolari interessi".