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DELLA VEDOVA: «LE DURE PAROLE DI CIAMPI, TROVANO UNA RISPOSTA NEI REFERENDUM»

23 settembre 1999

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, deputato europeo della Lista Bonino.

Il Presidente della Repubblica, fotografa impietosamente una realtà che è molto diversa da come il Governo tenta di dipingerla: l'Italia corre meno degli altri. L'economia italiana cresce e crescerà sensibilmente meno di quella degli altri paesi europei; l'inflazione resta su livelli pericolosamente superiori alla media e la disoccupazione non accenna diminuire in modo consistente; le imprese, a partire da quelle straniere che non ne individuano l'opportunità, non investono.
Non solo, gli squilibri territoriali aumentano e i tentativi di produrre artificialmente, attraverso la concertazione locale, aree di attrazione di nuovi investimenti falliscono. A questo proposito, vanno sottolineate le dure parole con cui Ciampi stigmatizza l'esperienza dei patti territoriali e dei contratti d'area, che pure sono in parte farina del suo sacco: "strumenti di esercizio burocratico, diventano un danno invece di essere un vantaggio; una remora e non una spinta".
In questa situazione - e di fronte all'immobilismo pre elettorale che già si annuncia - i referendum radicali su mercato del lavoro, fisco, sindacato, previdenza e sanità rappresentano l'unica concreta occasione per diminuire l'handicap del sistema italiano e ridare fiato ad economia ed occupazione.
I dati sull'occupazione dimostrano come solo gli esigui margini di flessibilità del lavoro concessi dalla attuale legislazione "proibizionista" abbiano assicurato lavoro regolare nell'ultimo anno. A questo punto il senso di responsabilità nei confronti dei milioni di disoccupati e di lavoratori in nero impone una liberalizzazione completa ed immediata del mercato del lavoro.
Solo con i referendum sarà possibile superare di slancio le resistenze corporative di un sindacato sempre meno rappresentativo degli interessi delle fasce più deboli della forza lavoro.



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