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CRIMINALITA': VIOLANTE SUBORDINA LA GIUSTIZIA ALLA SICUREZZA

17 settembre 1999

E' la conferma di una deriva reazionaria, contro lo stato di diritto

Roma, 17 settembre 1999

Dichiarazione di Marco Cappato, coordinatore dei Radicali e deputato europeo della Lista Bonino:

"Affermando che "la sicurezza viene prima della giustizia" Violante testimonia tutta la propria sfiducia nella capacità della legge, dello Stato di diritto, nel garantire libertà e diritti fondamentali dei cittadini.
La convinzione che la giustizia, cioè il rispetto della legge, possa essere di volta in volta subordinato all'interesse superiore di garantire, anche al di fuori della legalità, l'ordine pubblico, è convinzione totalitaria, di fascismi e comunismi e di tutti gli "Stati di polizia" di sorta.
Nel nostro Paese ciò ha già significato leggi di emergenza e sospensione dei più elementari diritti civili e politici dei cittadini, nonché sospensione anche formale della legalità delle istituzioni, compresi il parlamento e i partiti, sotto la regia efficace del Partito Comunista Italiano molto più che della Democrazia Cristiana.
E' la storia del caso Moro, è la storia dell'assassinio di Giorgiana Masi, è la storia dello sventato assassinio del giudice D'Urso e di tanti altri episodi per i quali la vera eversione, quella che ha avuto successo, è stata quella di cui si sono resi responsabili i massimi vertice del regime.

Per questo le affermazioni del Presidente della Camera, che seguono di poco gli slogan Veltroniani sul "pugno di ferro" e la "linea dura" contro il crimine, sono per noi gravi ed allarmanti, proprio per l'importantissimo ruolo istituzionale ricoperto da Violante, e perché dunque ufficializzano la deriva reazionaria degli occupanti delle istituzioni italiane.
Sulla sicurezza dei cittadini, al contrario di quanto si augura Violante, ci sono e ci saranno -almeno per noi radicali - "distinzioni di parte": da una parte i giustizialisti e gli emergenzialisti, i fautori della repressione e dello Stato di Polizia; dall'altra i difensori della legalità e dello Stato di diritto".



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