Napoli, 8 settembre 1999

Marco Pannella, a Napoli per la raccolta delle firme promossa dai radicali ad un tavolo allestito in piazza Trieste e Trento, risponde alle domande dei giornalisti:Ai coloro che gli chiedono se ritenga plausibili elezioni anticipate in chiave anti-referendum, risponde: «Dico soltanto che fra il '71 e l'87 quattro su cinque legislature furono anticipatamente fatte terminare per evitare dei referendum. Adesso che abbiamo questo appuntamento a me pare probabile che tutti i partiti che sono favorevoli allaproporzionale scompaiono se aspettano che si tengano i referendum, perche' scompare la quota proporzionale. Quindi non lo possono permettere. E sono piu' della meta' dei partiti dell'Ulivo e del Governo.
Noi vogliamo i referendum - sottolinea Pannella - pero' abbiamo anche detto che se proprio non li vogliono fare e fanno le elezioni anticipate, vuol dire che gli daremo una lezione anticipata, perche' non ho dubbi che gliela daremo''.

In questo contesto, giungono le domade sul rapporto con Berlusconi: secondo Pannella per giungere ad una nuova convergenza con il Polo occorre recuperare "lo spirito della campagna elettorale del '94 che fu impostata tutta su temi liberisti, liberali e antipartitocratici, con una prospettiva anglosassone e americana.
Eravamo autonomi anche allora ma sicuramente convergenti su quelle indicazioni e su tutto quanto rappresentava di nuovo il Polo. E oggi piu' che allora c'e' bisogno di una riforma liberale e liberista''.
Commentando la lettera aperta apparsa su "Il Foglio" Pannella ritiene auspicabile che si determini una "nuova convergenza alle prossime elezioni. Altrimenti dovremo fare senza.
Vorra' dire, cioe', che cercheremoall'americana di creare un Polo liberale nuovo insieme con coloro che vorranno starci per avere il 51 per cento.

Più propriamente sulla campagna referendaria il leader radicale stima in " due o tre giorni" il periodo di tempo entro il quale sarà raggiunta la ''quota di garanzia'' nel numero di firme raccolte. Ssara' così possibile "'mettere amministrativamente in ordine tutte quante le richieste di referendum. Stiamo adesso passando dalle stime alla contabilizzazione: come sappiamo, le procedure burocratiche sono sempre pronte a distruggere quello che si crea nel nostro Paese''.
La presenza al banchetto allestito a Napoli del segretario cittadino del Ccd Antonio Funaro non stupisce Pannella: "Esponenti di tutto il Polo sono ogni giornosul campo, militanti ed elettori sono a favore al 95 per cento di questa prova di liberta'. D'altra parte, tutti hanno potuto constatare quanti elettori e militanti dell'Ulivo sono d'accordo per fedelta' alle loro speranze e non perche' hanno smesso di averle.
Non e' la prima volta che i supremi vertici si trovano tendenzialmente un po' uniti da una parte, e le basi e il paese dall'altra. Noi ci ritroviamo a vivere di nuovo questa situazione, come per il divorzio.»