Roma, 5 settembre 1999
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Deputato europeo della Lista Bonino:
"L'anomalia tutta italiana del Tfr va affrontata e risolta, come è giusto che sia.
Portarlo in busta paga sarebbe una manna per il Governo (più imposte e, forse, più consumi) ma un danno ingiustificabile per i lavoratori e per le aziende a causa della maggiore imposizione fiscale e contributiva. La situazione attuale risulta però troppo sbilanciata a favore degli imprenditori che remunerano a tassi ridicoli il risparmio forzoso dei propri dipendenti.
Scartata l'ipotesi della busta paga, quindi, si deve consentire al lavoratore di scegliere tra due opzioni: il mantenimento dell'attuale regime, anche con una ricontrattazione con le imprese del tasso di rendimento, oppure la destinazione della quota annuale di Tfr ad un fondo pensione privato con tutti i relativi benefici fiscali.
In questo secondo caso, però, il lavoratore dovrà essere messo in condizione di scegliere il fondo "preferito" tra quelli autorizzati e non sottoposto al vincolo di ricorrere a quello di categoria gestito consociativamente da sindacati e imprese".