Roma, 31 agosto 1999
Dichiarazione di Marco Pannella:
"Fra quattro settimane ricomincia la serie di processi contro esponenti radicali antiproibizionisti che, dinanzi a stupide ed aberranti disposizioni o interpretazioni di legge, pubblicamente manifestarono il loro dissenso, "violandole" provocatoriamente in nome dei principi generali del diritto e della liberazione della nostra società dal flagello proibizionista che, come già in tema di divorzio e di aborto, è causa di quel che pretende di vietare. In occasione di quei processi, sarà rilanciato, obbligatoriamente, il dibattito sulla legalizzazione, sulla libertà terapeutica, sullo statalismo fanatico che anima sciaguratamente ogni proibizionismo, non solo su questo tema.
Per intanto, è impossibile tacere, dinanzi alle sempre più frequenti farneticazioni di alcuni esponenti del Polo, piccoli epigoni della tradizione clerico-fascista dei tempi non troppo lontani nei quali il popolo italiano isolò clamorosamente le posizioni "di destra" dei Fanfani e degli Almirante. D'altra parte, mi auguro che le componenti liberali di quel polo non continuino a dare per scontate sia la democristianizzazione di FI sia una loro delega di rappresentanza agli onorevoli Pedrizzi e Gasparri."