Roma, 31 agosto 1999
Dichiarazione di Marco Pannella
Oggi, una vignetta di Giorgio Forattini campeggia sulla prima pagina di "Liberazione", quotidiano comunista, onorata da un editoriale del Direttore Alessandro Curzi, dal titolo: "L'orrenda bestia". La vignetta era stata pubblicata ieri da "Repubblica".
"Una strana bestia a due teste - scrive Curzi - l'una d'elefante finiano, l'altra d'asino dipietrista", "mostro bicefalo, trasporta un felice Agnelli, simbolo di quel padronato vincente " . bla, bla, bla.
I "mostri", dunque, per il quotidiano comunista e per il suo comunistissimo direttore, sono tre, Fini, Di Pietro, Agnelli; non due. E il problema, per i comunisti - lo si sa - è sempre il "che fare?" di illustre discendenza rivoluzionaria. Risposta di Curzi: "Dobbiamo inventare le armi giuste per abbatterli finché siamo in tempo". E dagli! Questa di "abbattere" gli avversari, di farne dei "mostri", è proprio una fissazione comunista, e curziana.
La - al solito - bellissima vignetta di Forattini ha fatto centro: ha toccato quasi di striscio Fini e Di Pietro, ha fatto prestare ad Agnelli (sia pure solo da Curzi) la allegria referendaria che assegnava a me, ma ha colpito in pieno Alessandro Curzi, che non è bestia, certo: ma scemo, scemo, sì, come solo un comunista scemo di "Liberazione" e di "Rifondazione" può dimostrare di essere.