Intervento di Marco Pannella pubblicato sul Quotidiano Nazionale (Giorno/Nazione/Carlino) di martedì, 31 agosto 1999, con il titolo "LA FIONDA E' PRONTA CONTRO GLI OPPORTUNISTI"
Se il problema dei due Poli bipolaristi è quello di combattersi a suon di Bertinotti-Cossutta, da una parte, e di Rauti-Buttiglione, dall'altra, sono entrambi alla frutta.
Questa Italia è quella del 1948, oggi decrepita, oscena e spaventata a morte. Il vecchio blocco sociale che incarna non rappresenta più che una minoranza di burocrati e di feudatari, con i loro clienti, dipendenti e parassiti vari, che occupano poteri e sottopoteri senza legge.
Questi due Poli costituiscono un unico Partito, un'unica cultura, un'unica destinazione.
Occorre, ora, organizzare l'altro Partito, con la maggioranza degli elettori, dei soggetti sociali, degli interessi diffusi che, nel Polo e nell'Ulivo, hanno cercato proprio quello che né l'uno né l'altro potevano dare: la Riforma, l'alternativa liberale, liberista, libertaria, federalista e democratica.
L'affermarsi di quest'altro Partito passa oggi dal progetto referendario radicale, quello di questi venti referendum (e non, per ora, d'altri)".
E' tempo che lo comprendano i Berlusconi e i Giuliano Amato, i tenutari della Rai-Tv e di Mediaset, sindacalisti e imprenditori di parastato. E' lecito - certo - restare (e il solo Fini sembra essersi stancato) ad aspettare sul greto del fiume il cadavere dei referendum e - con loro - dei radicali.
Il che può accadere in queste settimane se il progetto referendario liberale e liberista fallisce.Ma se questo non accade?
Di soccorsi e pentimenti dell'ultim'ora, a partita invece ormai vinta, non avremo di che farcene. Onoreremo, comunque, e sempre, gli avversari, coerenti con le loro opinioni, trasparenti nei propri interessi. Che siano loro a prevalere, che si prevalga noi su di loro.
Gli altri si decidano, si pentano in tempo. O la fionda è pronta, e il popolo, la gente - traditi - sapranno usarla.