Roma, 31 agosto 1999

Nella tarda mattinata di oggi il tavolo referendario aperto in Piazza di Spagna e dedicato in particolare ai portatori di handicap e' stato chiuso su ordine della Soprintendenza ai beni architettonici e culturali.
Regolarmente notificato alla Polizia e regolarmente autorizzato dal Comune di Roma, la Soprintendenza ha disposto la sua chiusura.
Sorprende che oggi giunga questa disposizione, dopo che svariate volte il tavolo e' stato aperto nello stesso luogo.
Preoccupa che chi e' deputato a preservare i beni artistici e culturali di tutti ritenga un piccolo tavolo e un gruppo di militanti e firmatari in grado di deturpare la visuale o non sappiamo cosa.
Forse una spiegazione c'e': la giornata di oggi e' in particolare dedicata alla firma dei numerosi disabili che stanno sottoscrivendo i 20 referendum. Forse la Soprintendenza ritiene che sedie a ruote e bastoni bianchi deturpino le bellezze di Roma...
Gravissimo quanto inaccettabile; tanto che domani, nella giornata dedicata alla firma degli ultra-ottantenni, il tavolo sara' di nuovo nello stesso luogo.
Risulta evidente come la Soprintendenza di Roma non abbia nulla da eccepire alle mega-manifestazioni con mega-strutture in Piazza di Spagna e sulla scalinata, mentre non consente che nella Piazza sia aperto un piccolo tavolo. Forse perche' dedicato a chi nel muoversi produce ticchettio col bastone bianco, o muove le ruote della sua sedia.
E' anche assai significativo che a pochi giorni dal termine ella raccolta di firme tali ostacoli vengano opposti all'esercizio di un diritto di grande rilevanza costituzionale.