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mar 23 apr. 2024
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PENSIONI: NO A DRACULA-LARIZZA, IL 12% VA ABOLITO, NON RADDOPPIATO

23 agosto 1999

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Deputato europeo della Lista Bonino:

La proposta del leader della Uil Pietro Larizza di raddoppiare entro breve i contributi previdenziali per i lavoratori parasubordinati, ha dell'incredibile; anzi, del vampiresco. Forte del suo potere di "principe della concertazione", Larizza pensa di far quadrare il cerchio dei conti previdenziali succhiando il sangue dei lavoratori più dinamici e meno garantiti, ma, soprattutto, non rappresentati ai tavoli della concertazione.

L'aumento chiesto da Larizza si tradurrebbe in una odiosa tassa a carico di quei lavoratori, principalmente giovani, che si troverebbero così a subire un drastico calo del proprio reddito o a passare tout court al lavoro nero. Il tutto, ovviamente, per mantenere i giovani pensionati di anzianità - che spesso divengono immediatamente sleali concorrenti proprio dei parasubordinati - e senza alcuna garanzia di una futura pensione. Secondo i massimi esperti, infatti, le probabilità che a fronte di questo 12% i lavoratori riceveranno qualche prestazione sono minime se non nulle. Altro che aumentarlo, dunque, il 12% andrebbe subito abolito per consentire ai lavoratori di utilizzare questi soldi per una più affidabile pensione privata.

A maggior ragione di fronte a queste proposte, il referendum radicale per l'abolizione delle pensioni di anzianità e l'aumento immediato dei requisiti minimi per la pensione (57 anni di età o 40 anni di contributi) si dimostra la via più incisiva per difendere i lavoratori e i contribuenti meno protetti. Il "popolo del 10%" ha una buona occasione per difendersi da Larizza: firmare subito i referendum radicali.



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