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REFERENDUM: E' IN CORSO UN ATTENTATO AI DIRITTI CIVILI E POLITICI DEI CITTADINI

19 agosto 1999

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIOMASSIMO D'ALEMA
AL MINISTRO DEGLI INTERNI ROSA RUSSO JERVOLINO
E P.C. AL PRESIDENTE DELL'ANCI ENZO BIANCO
AI DIRETTORI DELLA STAMPA QUOTIDIANA, E DELL'AUDIOVISIVO

Roma, 16 agosto 1999, LIV° dell'era partitocratica

Nel 53% dei Comuni italiani non è stato possibile ai cittadini italiani di apporre le loro sottoscrizioni ai quesiti referendari. Se si considera che nel 7.5% dei Comuni si riscontra un solo firmatario, probabilmente "interno" e non del "pubblico", nel 60% dei Comuni i cittadini non hanno potuto "firmare" i referendum.

Il Call Center del PR ha contattato, o cercato di contattare, 7910 Comuni, dal 9 al 16 agosto, con il suddetto esito. Dopo, quindi, che sono giĂ  trascorsi 46 dei 90 giorni che la legge concede per raccogliere le sottoscrizioni dei quesiti referendari.

Il Governo assiste, inerte, ottuso, o complice, a questo suicidio dell'amministrazione pubblica in quanto amministrazione di uno Stato di diritto e a questo massacro dei diritti politici e civili dei cittadini. Può, o è indotto a farlo, anche grazie ad un potere giudiziario ed al 'quarto potere' dell'informazione, organi dai quali si metastatizzano in tutto il corpo istituzionale e civile i tumori dell'antilegalità e dell'antidemocrazia.

Le 'assicurazioni' del Presidente del Consiglio D'Alema e del Ministro degli Interni valgono tanto quanto quelle del padrone di Mediaset. Uniti, come su troppe realtĂ  fondamentali della vita italiana, sotto la copertura delle loro risse, per la spartizione del comune bottino.

Abbiamo tentato di supplire direttamente alla assenza complice del Governo, ed a quella attiva, quotidiana, violenta, della sua RAI-TV, come di quella della Mediaset del capo dell' 'opposizione', a nostre spese, in risorse umane e finanziarie.

Abbiamo insomma ottenuto a questo punto che si passasse dalla diffusa ostruzione opposta colposamente, al patente ostruzionismo, doloso e, al solito, anticostituzionale, da parte di istituzioni letteralmente 'fuori-legge'.

La risposta che viene dall'entusiasmo con cui i cittadini si accalcano attorno ai rari banchetti radicali che incontrano è, in questo quadro, davvero straordinaria, oltre che sintomatica.

Noi diffidiamo ufficialmente, solennemente, il Presidente del Consiglio e il Ministro degli Interni a riparare, per quanto non sia irrimediabile, al mal fatto, all'omissione sistematica di intervento adeguato. Subito.

Forse sarebbe auspicabile che oltretutto comprendano che stanno mandando quotidianamente in onda, in convergenza con il loro oppositore, uno spot lungo mezzo secolo e oltre: quello del loro proprio suicidio come espressione della legalitĂ , del contratto sociale democratico, di uno Stato che possa contare sul rispetto, se non sull'adesione, dei suoi cittadini.

Interrompere la flagranza di questo gravissimo attentato ai diritti politici e civili dei cittadini italiani diviene a questo punto assolutamente necessario e urgente.
In primo luogo, pensiamo, per il Garante della Costituzione e dei diritti degli italiani.

Con i migliori saluti,
Emma Bonino Marco Cappato Marco Pannella



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