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DOCUMENTO FONDATIVO DEL COMITATO PROMOTORE DELL'ASSEMBLEA DEI MILLE

24 gennaio 1999

Noi sottoscritti, riuniti a Roma il 17, il 18 e il 24 gennaio 1999



nel denunciare l'illegalità della vita politica ed istituzionale del Paese che si concretizza con la sistematica violazione delle regole costituzionali, lo stravolgimento del voto elettorale e di quello referendario, la giurisprudenza anticostituzionale della Consulta, una giustizia che può vantare un triste primato di condanne dinanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo, un sistema dell'informazione che utilizza il denaro dei contribuenti per attentare ai loro diritti civili e politici;



convinti che le ragioni e le posizioni antistataliste, antiburocratiche, anticorporative, la "domanda" di mercato e di concorrenza coincidono con gli interessi di larghe maggioranze sociali, che non possono più accontentarsi di una generica "liberalizzazione del sistema", ma che, più o meno consapevolmente, sentono la necessità della "liberazione dal sistema". Un sistema che -tra abissi di debito pubblico e vette di imposizione fiscale, rigidità del mercato del lavoro e incrostazioni corporative, onnipotenza sindacatocratica e concertazione perenne, ipertrofia del settore pubblico e privatizzazioni fasulle- ha relegato l'Italia, nell'Economic Freedom of the World 1997, al 55 posto nella classifica della libertà economica dei diversi Paesi;



chiediamo a tutti i soggetti dell'area radicale di operare urgentemente una riconversione profonda delle risorse ideali, politiche e patrimoniali per consentire di realizzare, a partire da oggi, una stagione di lotta nonviolenta di disobbedienza civile alle leggi e alle politiche di oppressione perpetrate dal regime italiano, anche attraverso:



1. l'approvazione urgente della legge elettorale europea che sancisca le incompatibilità di mandato nazionale ed europeo e l'ineleggibilità dei sindaci;

2. azioni per impedire l'approvazione della nuova legge che reintroduce il finanziamento pubblico dei partiti;

3. il sollecito di pareri tecnico-giuridici sull'illegalità dei poteri italiani e sulla possibilità di realizzare una soluzione di continuità con il regime partitocratico e le sue leggi, l'accertamento delle responsabilità individuali per i reati commessi nell'esercizio di mandati istituzionali, la confisca dei profitti illeciti di regime e la chiusura delle organizzazioni su di essi fondate;

4. la presentazione di liste alle elezioni europee;

5. la promozione di azioni in relazione alla elezione del Presidente della Repubblica;

6. la raccolta di firme su un pacchetto di quesiti referendari liberali, liberisti e libertari;

7. la promozione di iniziative, in particolare a livello parlamentare, per il SI' al referendum elettorale e per la difesa della volontà popolare al fine di impedire che dopo l'eventuale esito positivo del referendum, i partiti, il Parlamento, il Presidente della Repubblica e la Corte Costituzionale possano per l'ennesima volta violare la Costituzione e la legislazione espressa dalla volontà sovrana del corpo elettorale, concorrendo tutti nel medesimo illecito disegno di modificare una legge in sé già vigente ed applicabile;

8. l'eventuale partecipazione alle elezioni amministrative;

9. la promozione di nuove forme di associazione di imprenditori, produttori e consumatori che vogliano difendere le libertà di lavoro e di impresa;

e, in questo contesto temporale e logistico,

10. la convocazione del Congresso del Partito Radicale, per la riaffermazione e il rilancio dell'unica e concreta forza politica transnazionale e internazionale;



Noi sottoscritti ci costituiamo in Comitato promotore di un'ASSEMBLEA NAZIONALE per venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 marzo per organizzare le prossime scadenze politiche ed esserne protagonisti, in particolare per impedire un ulteriore consolidamento del regime illiberale e liberticida al potere oggi in Italia; assemblea che, se ne riterrà esistenti le condizioni, possa decidere la costituzione di un organismo politico che si impegni in questo senso.



L'assemblea si terrà soltanto se entro il 20 febbraio le adesioni e gli impegni raccolti a parteciparvi risulteranno superiori a 1.000 in quanto consideriamo sia tale la dimensione minima per potersi fare carico di decisioni che non siano velleitarie o di mera sopravvivenza, continuità e preservazione del patrimonio storico e politico dell'area radicale.



In vista di tale assemblea, oltre alla preparazione dei vari fronti, è necessaria un'azione di straordinaria intensità per:

- ottenere l'approvazione urgente della legge elettorale europea che sancisca le incompatibilità di mandato nazionale ed europeo e l'ineleggibilità dei sindaci;

- impedire l'approvazione della nuova legge che reintroduce il finanziamento pubblico dei partiti.



per realizzare questi obiettivi è designato coordinatore MARCO CAPPATO, al quale i membri del Comitato e i responsabili dei soggetti dell'area radicale e pannelliana si impegnano a fornire ogni collaborazione.



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SI COSTITUISCONO IN COMITATO PROMOTORE DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE: Rita Bernardini, Emma Bonino, Massimo Bordin, Antonio Borrelli, Clotilde Buonassisi, Marino Busdachin, Gian Domenico Caiazza, Pigi Camici, Daniele Capezzone, Marco Cappato, Roberto Cicciomessere, Gianfranco Dell'Alba, Benedetto Della Vedova, Gaetano Dentamaro, Olivier Dupuis, Alessio Falconio, Gabriella Fanello, Paola Felli, Diego Galli, Mariano Giustino, Roberto Iezzi, Fiorella Mancuso, Ignazio Marcozzi Rozzi, Antonello Marzano, Isio Maureddu, Matteo Mecacci, Giuseppe Micheletta, Piero Milio, Mauro Paolinelli, Marco Perduca, Paolo Pietrosanti, Danilo Quinto, Mihai Romanciuc, Giuseppe Rossodivita, Sergio Rovasio, Diego Sabatinelli, Elisabetta Scarpa, Roberto Spagnoli, Rino Spampanato, Sergio Stanzani, Lorenzo Strik Lievers, Maurizio Turco, Valter Vecellio, Paolo Vigevano.



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