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ven 03 mag. 2024
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GB/Clonazione. Capezzone: un grande giorno per l'umanita'
Una speranza per i malati, per le donne e gli uomini che soffrono. Anche per questo, firmare il referendum radicale.Rosy Bindi, Rocco Buttiglione e l'Ayatollah Sirchia resterebbero liberi di non avvalersi di quelle cure: ma non possono, non debbono impedirlo a tutti gli altri

Roma, 11 agosto 2004

di Daniele Capezzone

Oggi è un altro grande giorno per l'umanità. L'esperimento autorizzato in Inghilterra (di clonazione terapeutica: da non confondere con la clonazione volta a produrre "sosia", "duplicati" di uomini!) può ridare una speranza a donne e uomini colpiti da malattie terribili, da quelle neurodegenerative a quelle cardiovascolari, passando per cancro e diabete.

E' la testimonianza che la "politica" o gli orientamenti confessionali non possono e non debbono proibire terapie o imporre sofferenze. Si lasci che prosegua il cammino della scienza (in questo caso, incoraggiato da una parte non solo maggioritaria, ma schiacciante dei ricercatori), e poi ciascuno (in base alle proprie convinzioni etiche) deciderà -per sé- se avvalersi o meno di quei rimedi.

Per essere chiari, Rosy Bindi e Rocco Buttiglione (cui auguro di non entrare mai nel tunnel della malattia) resteranno comunque liberi di non avvalersi di questo tipo di cure; ma il guaio è che loro, oggi, con la legge che hanno promosso e votato insieme all'Ayatollah Sirchia, vogliono impedire di curarsi a chi lo vorrebbe. E in ciò non vedo nulla di "liberale" o di "cristiano".

Anche per questo, rinnovo l'appello a firmare subito, nelle segreterie comunali o presso i nostri tavoli, il referendum radicale. E', può essere un modo per evitare che l'Italia resti indietro, e che le speranze di cura e di guarigione si allontanino sempre di più per i malati italiani.



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