Aborto. Capezzone su parole Papa a Lourdes
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Roma, 15 agosto 2004
di Daniele Capezzone, segretario di Radicali italiani
AMMIRO LA SUA TESTIMONIANZA PERSONALE, MA SIAMO DI FRONTE A TRAGEDIA. E' PROPRIO LA LEGALIZZAZIONE CHE HA SCONFITTO L'ABORTO.
LA CHIESA DOVRA' SCUSARSI TRA 300 ANNI DELLE COSE CHE DICE OGGI. BASTA CON I ROGHI CONTRO I VECCHI E NUOVI GIORDANO BRUNO.
Rispetto e ammiro la testimonianza personale di Karol Woytjla, mentre è sempre più chiaro che ci troviamo dinanzi a una tragedia: quella di un uomo che sceglie il punto più doloroso del proprio Calvario per scagliare un vero e proprio anatema.
A questo Papa, che -ripeto- ammiriamo e rispettiamo come persona, voglio dire che proprio la legalizzazione ha ridotto gli aborti legali del 44%, e quelli clandestini addirittura del 79%. E la piaga potrebbe essere del tutto distrutta, se solo terminasse la crociata che blocca l'informazione contraccettiva, e rimedi quali la "pillola del giorno dopo" e la "Ru 486".
Voglio anche dire che se tanti uomini e donne di fede cercano al propria guarigione immergendosi nelle acque di Lourdes, la maggioranza dei malati vorrebbe invece riconquistare una speranza attraverso i progressi della scienza e della medicina, che la Chiesa osteggia.
Perché il Vaticano dovrà ritrovarsi tra trecento anni a chiedere scusa per le cose che dice oggi, così come oggi deve farlo per quelle che disse trecento anni fa? Facciamo in modo che la luce dell'amore e della pietà cristiana non siano sopraffatte dal buio delle scomuniche e degli anatemi, o dal sinistro bagliore dei roghi -reali e metaforici- subiti dai Giordano Bruno di ieri e di oggi.
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