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Radicali: ferragosto al Ferrante Aporti
I ragazzi del carcere minorile sfidano a calcio “l’Adelaide Aglietta”, le ragazze sono interessate agli hamburger della Mc-Donalds

Torino, 16 agosto 2004

Ieri, domenica 15 agosto ferragosto, alle ore 15:30, Bruno Mellano (consigliere regionale radicale in Piemonte) ha varcato i cancelli dell’Istituto Minorile "Ferrante Aporti" di Torino, per effettuarvi una visita ispettiva; da quasi trent’anni (legge 354/75, art. 67, di riforma dell’ordinamento penitenziario), i deputati europei e nazionali ed i consiglieri regionali possono entrare in carcere per verificare le condizioni sia dei detenuti sia del personale. Mellano era accompagnato dai militanti radicali torinesi Stefano Mossino e Carlo Donati ed è stato accolto ed accompagnato nella visita dalla direttrice, dottoressa Elena Lombardi, e dal comandante degli agenti di polizia penitenziaria.

La situazione degli ospiti detenuti nel Ferrante Aporti era ieri di 51 persone, 19 femmine (di cui una giovane madre con un bambino di un anno e mezzo) tutte straniere, la gran parte slave e rom, di età fra i 15 ed i 20 anni, mentre i maschi erano 32, la gran parte magrebini e solo 6 italiani, di età fra i 14 ed i 20 anni. Il tempo di permanenza medio nell’Istituto è di 59 giorni. La visita ha colto i giovani detenuti nell’ora d’aria e quindi sia i ragazzi che le ragazze erano nei cortili loro riservati per il passeggio ed il gioco, con rete da pallavolo per le femmine e da calcio per i maschi. Le femmine sono ospitate in un’unica sezione, nella stagione estiva decisamente sovrappopolata, i maschi in tre sezioni di una decina di ragazzi per ciascuna e di cui una sola decisamente sovrappopolata. La delegazione ha visitato i cortili interni, fermandosi a lungo a colloquiare con gli ospiti, la nuova sala colloqui, decorata dagli stessi ragazzi, l’aula scolastica, i laboratori di pittura e di panetteria, una sezione maschile, la nuova portineria, con ingresso e sala riunioni per le equipe trattamentali di via Berruti e Ferrero.

Mellano ha dichiarato:

"Da quando sono stato eletto consigliere, nel maggio 2000, non ho mai mancato di venire a Ferragosto al Ferrante Aporti; un impegno, quello radicale, che non si limita agli appuntamenti fissi delle feste comandate, anche se sono consapevole che spesso questi sono i momenti più brutti per chi è detenuto e per chi ci lavora.

Con il mio collega Carmelo Palma abbiamo effettuato, in questi cinque anni, oltre un centinaio di visite ispettive nei 15 istituti piemontesi (compreso il Ferrante e il centro di "accoglienza temporanea" per extracomunitari di Corso Brunelleschi); siamo riusciti a far stanziare dalla Regione Piemonte, per due anni consecutivi, 600.000 euro per l’assunzione di nuovi educatori professionali; nei pochi mesi che restano alla scadenza della legislatura, c’impegneremo affinché sia finalmente reso pubblico un documento-fantasma: il regolamento della Cassa delle Ammende, 80 milioni di euro per progetti di reinserimento e di aiuto ai detenuti e alle loro famiglie.

Dopo le due partite a calcio clamorosamente e sonoramente perse nell’ottobre scorso dai militanti dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, i ragazzi hanno sollecitato una nuova sfida in autunno, mentre con le ragazze si è affrontato, fra gli altri, l’argomento del cibo e del funzionamento della nuova cucina interna da poco rinnovata: hanno espresso il desiderio di variare il vitto, magari con qualche panino del McDonalds.

Con la Direttrice ed il Comandante, che ringrazio per la disponibilità ancora una volta dimostrata, abbiamo infine valutato la possibilità di favorire ulteriori incontri fra la struttura detentiva ed il mondo esterno, in particolare con le istituzioni locali ed il volontariato."



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