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Radicali /Salerno: raggiunte le seimila sottoscrizioni in calce al quesito unico.
Raggiunta, in Provincia di Salerno, la quota di seimila sottoscrittori in calce al quesito unico, totalmente abrogativo della legge 40/2004, “contro” la fecondazione assistita e la libertà di ricerca scientifica. “Antonio e Michele”, i due popolari comici partenopei, sottoscrivono il quesito.

Salerno, 17 agosto 2004

A Giffoni Valle Piana, dove si conferma la disponibilità del Sindaco DS Ugo Carpinelli e del Consigliere Comunale DS Paolo Russomando, ancora firme Domenica e Lunedì, in margine agli spettacoli teatrali di Lello Arena (Domenica) e di "Antonio e Michele": due cabarettisti del gruppo di Serena Dandini ["Antonio" è la napoletana "Silvia" - sempre a telefono con "Manu"-; e "Michele" è il ragazzo, imbottito di stupefacenti, che chiede a tutti "cient' lir" -le vecchie cento lire!- per scopi sempre piuttosto improbabili] (Lunedì).

Mentre il popolare Lello, pur dichiarandosi gravemente perplesso circa il testo di legge licenziato dal Parlamento e felice che in occasione del suo spettacolo vi fosse il tavolo di raccolta firme, non ha voluto firmare per la richiesta referendaria, Antonio D’ Ausilio e Michele Caputo ("Antonio e Michele") hanno firmato con convinzione.

E’ cominciata, intanto, anche la raccolta sui cinque quesiti referendari, mentre si annuncia una mobilitazione dei DS in occasione delle feste dell’ Unità previste, per la fine di Agosto, ad Agropoli, Campagna ed Strani (paesi della provincia di Salerno).

Michele Capano, Segretario dell’ Associazione Radicale Salernitana "Antonio Russo" e membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani, ha dichiarato: "E’ un peccato che Lello Arena non abbia voluto seguire l’esempio dei suoi concittadini Vincenzo Salemme ed "Antonio e Michele". Anche grazie ai suoi spettatori, tuttavia, la provincia di Salerno raggiunge un risultato di firmatari ragguardevole. Le energie militanti radicali, insieme a delle giovani donne che stanno fornendo un contributo straordinario a quest’impegno – a cominciare dall’ Avvocatessa Filomena Gallo dell’Associazione Amica Cicogna, che presiede il Comitato Referendario Salernitano- stanno dimostrando un’inedita capacità di mobilitazione.

Ad oggi "il Mattino" di Salerno non ha ritenuto di dedicare alcuno spazio a quest’iniziativa.

Niente sulle firme di personaggi dello spettacolo (Salemme), dell’arte (il pittore salernitano, qui notissimo, Mario Carotenuto), della cultura (almeno dieci professori universitari dell’ateneo salernitano) dell’imprenditoria (per tutti Nino Paravia, past president della Confindustria provinciale).

Niente sul Convegno "Salute e Maternità", tenuto il 9 Luglio alla Provincia di Salerno nel quale sono intervenuti un embriologo di fama internazionale (Brian Dale), uno dei massimi esperti italiani di Diritto di Famiglia (il Giudice Bruno De Filippis), il ginecologo responsabile di uno dei maggiori centri di procreazione Assistita del Sud Italia (Domenico Danza), rappresentanti di Associazioni Nazionali (dott. Luigi Montevecchi per l’Ass. Luca Coscioni, avv. Filomena Gallo per l’ Ass. "Amica Cicogna").

Niente sull’ intervento (nella sede del convegno) e l’annuncio del suo impegno referendario (rimasto per ora annunciato, ad essere franchi. Ma c’è ancora tempo) di Vincenzo de Luca, sindaco DS di Salerno per due mandati ed oggi Deputato del Collegio Uninominale Salernitano ( e coerentemente niente sulla firma al referendum di Mario De Biase, Sindaco di Salerno).

Niente sulla presenza al tavolo radicale di Salerno, il 9 Agosto, di Daniele Capezzone, Segretario Nazionale di Radicali Italiani, e della sua definizione di Salerno quale "capitale referendaria", visto il numero di sottoscrizioni.

Niente sul "lancio", il 10 Agosto, di un Comitato referendario allargato a 17 (diciassette) sigle partitiche ed associazionistiche, tutte presenti- diversamente da "Il Mattino" alla conferenza stampa di presentazione.

Niente su quota mille firme, niente su quota duemila, idem per quota tremila, quattromila, cinquemila firme.

Niente sugli appuntamenti per la raccolta delle firme, sulla mobilitazione degli amministratori locali. Niente di niente.

A questo punto occorre valutare quali urgenti iniziative Рin sede giudiziaria e non violenta Рsi impongano per porre fine al reato permanente che ̬ in corso di consumazione".



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