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Referendum regionale in Umbria
Il centro di iniziativa radicale di Perugia appoggia il referendum regionale sugli stipendi dei consiglieri regionali umbri

23 agosto 2004

• Andrea Maori, segretario del Centro di Iniziativa Radicale di Perugia

Il Centro di iniziativa radicale di Perugia ha deciso di appoggiare la raccolta delle firme per il referendum regionale umbro promosso dalle liste civiche dell'Umbria che chiede la riduzione degli stipendi dei consiglieri regionali attraverso l'abolizione dell'indennità ai consiglieri regionali (art. 1 della legge regionale n. 15 del 1972).

L'appoggio è molto concreto: ai tavoli di raccolta delle firme per i referendum per abrogare la legge sulla procreazione medicalmente assistita e la ricerca scientifica, proponiamo ai cittadini di firmare anche per questo referendum antipartitocratico che ha il merito di mettere il dito nella piaga dei privilegi nascosti e degli sprechi delle pubbliche amministrazioni.

Siamo assolutamente convinti che gli stipendi degli amministratori devono essere alti e devono essere favorite le attività dei gruppi consiliari, ma quello che si realizza in Umbria è una situazione scandalosa, da gruppo oligarchico arroccato nella difesa dei propri privilegi.

L'indennità lorda mensile in euro per ogni consigliere è di 11.500. Ad esso vanno aggiunti 2600 euro di rimborso spese permanenza a Perugia, l'ufficio, il telefono e il fax più 5,800 euro per spese del gruppo consiliare. Inoltre c'è un'indennità di fine mandato di 18,527 euro all'anno.

Detto con altre parole la cifra per ogni consigliere risulta così pari a 170,366,21 euro all'anno. A cui contribuiscono quindi, oltre ad altre voci, anche 31,224,24 euro di "rimborso spese permanenza" all'anno. Ovvero un'abbondante sessantina di milioni di vecchie lire per far permanere a Perugia i cosiglieri. Il che è quanto meno risibile se si pensa alle dimensioni dell'Umbria - massimo un'ora d'auto da un angolo all'altro - non proprio paragonabile a quelle dello stato canadese dell'Ontario.

Se poi il consiglere forma un gruppo monocratico oltre agli spazi e servizi come telefono e fax, gli vengono concessi altri contributi fissi: 1.549,37 euro mensili pari a 18.592 euro annui; piu' 4274 euro mensili per il personale (portaborse) che moltiplicati per tredici fanno ulteriorio 55.567,20 euro.

In un anno ci sono quindi 9.072.00 euro per i consiglieri regionali, in Umbria


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