No a papocchi e mostriciattoli per imbavagliare libertĂ e volontĂ popolare. Da Casa della libertĂ a Casa della libertĂ provvisoria?
La misura è colma. Diciamo no a qualunque papocchio, a qualunque mostriciattolo concepito con il solo obiettivo di impedire la tenuta dei referendum e di imbavagliare la volontà popolare.
Il progetto è chiaro: prima si vota una legge che non noi, ma uno scienziato come Umberto Veronesi definisce "infame"; poi si ostacola la raccolta delle firme, impedendo che l'informazione giunga a milioni di cittadini; infine, quando si teme che neppure tutto questo possa bastare, ci si prepara a qualche ulteriore pasticcetto parlamentare.
La storia è piena di questi tentativi di furto: si pensi al 1973-74, periodo costellato da tentativi (la "legge Bozzi", la "legge Carrettoni") volti proprio ad impedire la chiarezza di un confronto e di un voto democratico e consapevole. Ma anche in quel caso il tentativo fallì, e si giunse alla prova democratica del 12-13 maggio 1974, con la conferma della legge Fortuna-Baslini sul divorzio.
Resta da chiedersi se si stia passando dalla "Casa delle libertĂ " alla "Casa della libertĂ provvisoria".