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Fecondazione. Capezzone su proposta FI ammazza referendum: no a leggine truffa.
Capezzone su proposta FI ammazza-referendum: no a leggine-truffa, a comportamenti da treccartari, a mosse antireferendarie "todo modo". Si vada al referendum, e lo si faccia giocando una partita leale: si garantisca informazione ai cittadini, e si consenta loro di scegliereE mi auguro che anche a sinistra nessuno si illuda di usare le firme referendarie come merce di scambio per nuove "bicamerali" (magari con la Cei...)

Roma, 25 agosto 2004

• Dichiarazione di Daniele Capezzone, segretario di Radicali Italiani

L'improvvida proposta ammazza-referendum di Forza Italia non va respinta solo per i suoi contenuti inaccettabili e sconclusionati. Ma ancora di più per quel che sottintende: una fase politica fatta di leggine-truffa, di espedienti, di comportamenti da treccartari pronti "todo modo", con ogni mezzo, ad impedire il manifestarsi della volontà popolare.

Ci vorrebbe un patto tra gentiluomini per garantire proprio adesso il massimo dell'informazione (quella appena centellinata dalla Rai e ancora completamnete sequestrata da Mediaset) e consentire ai cittadini prima di scegliere se sostenere o no il referendum, e poi di farsi un'idea nel corso di un anno, quello che ci porterà al voto referendario della prossima primavera.

Gli elettori non sono né minorenni né minorati. Si lasci a loro la scelta, e non li si scippi della possibilità di decidere con la prorpia testa.

Per questo, mi auguro che Forza Italia voglia rimettere nel cassetto la sua proposta, e che anche a sinistra (dopo la reazione poco chiara di ieri di Vannino Chiti, che ci ha sorpreso dopo -invece- la buona iniziativa dei Ds pro-referendum del giorno prima) nessuno si culli nell'illusione di trattare le firme referendarie come una merce di scambio da sacrificare in nuove "bicamerali" (con la Cei, in questo caso, più che con Berlusconi...) o in tavoli parlamentari da bari.

Non c'è da "scongiurare" il referendum; anzi, non c'è da "scongiurare" proprio nulla. Quando si dà la parola ai cittadini con un referendum , non si tratta di un evento negativo, da temere, ma della massima espressione democratica dell'ordinamento repubblicano.



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