Poi, occorrerà mobilitazione dei giuristi verso la Corte Costituzionale
Abbiamo smascherato politicamente il tentativo maldestro di mettere in piedi una leggina stoppa-referendum. Ma ormai è chiaro a tutti, e anche agli autori di questa incauta operazione, che, perfino qualora il ddl Tomassini passasse, non vi sarebbe alcuna chance di eliminazione dei quesiti da parte della Corte di Cassazione. Quindi, per ora, questo assalto antireferendario è respinto con perdite.
Adesso, occorre consentire (superando le ostruzioni che purtroppo proseguono in tanti Comuni) a milioni di cittadini di firmare i referendum, e quindi di consegnare le firme necessarie entro il 30 settembre.
Subito dopo, verrà il momento della mobilitazione dei giuristi (dopo quella, già in atto, degli scienziati e dei ricercatori) per difenedere tutti i referendum dalla mannaia della Corte Costituzionale. Tutto dipenderà , allora, dal livello di informazione e di coinvolgimento che sarà possibile creare. E, se la Consulta sentirà di avere addosso gli occhi e l'attenzione del Paese, non ho dubbi sul fatto che deciderà secondo diritto, ammettendo i quesiti.