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Nuova visita al carcere di Fuorni per la raccolta firme sul referendum
e nuovo successo con oltre cento sottoscrizioni.

Salerno, 30 agosto 2004

Dopo l’ingresso dei Radicali al carcere di Fuorni il 22 Agosto, nuovo "tavolo" referendario all’interno delle mura della casa circondariale per dare la possibilità ai detenuti di sottoscrivere la richiesta referendaria relativa alla legge 4072004, "contro" la fecondazione assistita e la libertà di cura e di ricerca scientifica.

Questa mattina, Lunedì 30 Agosto, dalle ore 10.00 alle ore 12.30, una delegazione composta da Michele Capano, del Comitato Nazionale di Radicali Italiani, Franco Mari, Assessore al Lavoro presso il Comune di Salerno per Rifondazione Comunista, Stefania Marino, Assessore al Comune di Laureana Cilento e membro del Comitato Referendario Provinciale, si è recata nella struttura carceraria salernitana.

La precedente visita di Michele Capano e Francesco Colucci (Consigliere comunale di Salerno per il gruppo "Socialismo è libertà") non era stata sufficiente a raccogliere le adesioni di tutti i detenuti, oltre duecento dei quali (ben più della metà degli ospitati a Fuorni) ha scelto di contribuire alla campagna in corso, dando – dall’interno del carcere- un segnale di partecipazione democratica su cui tutti i cittadini dovrebbero riflettere.

Michele Capano, del Comitato Nazionale di Radicali Italiani, ha dichiarato: "Devo ringraziare i detenuti di Fuorni per l’affetto che – in molti – hanno voluto manifestare ai Radicali, oltre che per le preziose firme in calce alla richiesta referendaria. Sono convinto della grande valenza politica di un metodo che ci porta, da anni, a rivolgerci anche e soprattutto ai detenuti per il sostegno alle nostre iniziative.

Albania, Nigeria, Benin, Marocco, Algeria, Romania, Tunisia: sono alcuni dei Paesi di provenienza di detenuti le cui sottoscrizioni ci siamo affrettati a raccogliere. Le custodiamo nell’attesa di verificare quali potremo utilizzare e nella certezza che si tratta di adesioni che valgono doppio anche quando non contribuiscono al deposito in Cassazione del quesito.

Voglio ringraziare la direzione del carcere, nella persona del dott. Alfredo Stendardo (che ha voluto accompagnarci personalmente nel locale adibito per la raccolta) per questa seconda sollecita autorizzazione. Sono convinto che questa struttura debba comunicare con la politica cittadina: sarà un bene per entrambi i protagonisti di questa "comunicazione". L’Assessore Mari – venuto non solo ad autenticare le firme, ma a partecipare ad un’iniziativa di cui Rifondazione Comunista è protagonista – ha ritenuto di prendere qualche piccolo impegno con i detenuti. Bene.

Con lui, con il Socialista Francesco Colucci che ci ha accompagnato il 22 Agosto, con quanti vi sono interessati occorre dare serietà e continuità all’impegno per "civili" condizioni di vita anche dietro le sbarre. Nella sezione femminile ho intravisto un vetro divisorio nella sala colloqui: magari un abbraccio con un familiare (già perquisito prima di fare ingresso nella "sala") non rappresenta una particolare minaccia per la sicurezza pubblica. Forse è ora di riflettervi e provvedere.

Con Stefania Marino, che ringrazio, stiamo lavorando per portare il "tavolo" di raccolta firme nel carcere di Vallo Della Lucania: sono certo che ci riusciremo.

Franco Mari, Assessore al Lavoro presso il Comune di Salerno per Rifondazione Comunista, ha dichiarato: "Oltre al dato della partecipazione dei detenuti all’iniziativa in corso, trovo doveroso sottolineare come in molti abbiano colto l’occasione per chiedere con insistenza una visita "ispettiva", che possa verificare cella per cella le condizioni di vita a Fuorni, ed ascoltare con maggiore agio quello che c’è da segnalare sul fronte dell’assistenza sanitaria, del regime dei colloqui, e quant’altro. Ho preso l’impegno, dalla mia postazione al Comune di Salerno, di fare subito una cosa piccola, ma a suo modo significativa. Qualcuno ci ha segnalato come non esista alcun luogo riparato dove, all’esterno della struttura carceraria, le famiglie possano attendere (magari in condizioni di tempo inclemente) il loro turno per l’accesso al colloquio: sarà impegno del Comune di Salerno realizzarla in tempo per le piogge autunnali".

Stefania Marino, Assessore al Comune di Laureana Cilento e membro del Comitato Referendario Provinciale, ha dichiarato "Sono lieta di aver partecipato ad un’iniziativa che definirei "doverosa", giacché è doveroso - anche se inconsueto- consentire ai detenuti che ne abbiano la possibilità legale di partecipare con pienezza di opportunità alla vita civile del Paese. E’ naturale che l’occasione sia stata utilizzata per segnalare alcune problematiche connesse alla permanenza nella struttura. Da questo punto di vista è per me un rammarico non trovarmi in alcuna delle posizioni istituzionali (Consigliere regionale, Parlamentare…) che consentono una vigilanza continua sulle condizioni di vita in carcere. Rivolgo, allora, un appello ai tanti Consiglieri Regionali e Parlamentari di questa provincia, affinché esercitino con rigore questa prerogativa – tanto preziosa per il miglioramento del trattamento dei reclusi. Non credo che si debba criminalizzare in alcun modo chi regge – spesso con difficoltà – queste strutture, o avere l’ambizione di stare loro "con il fiato sul collo", ma è indubbio che più si creano occasioni di incontro esterno, di confronto per i detenuti, minore è il rischio di scivolamenti verso episodi drammatici, come quelli di cui in questo Agosto gli organi di stampa hanno dovuto riferirci".



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