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sab 27 apr. 2024
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Eutanasia, Capezzone: la levata di scudi pressoché unanime di oggi conferma che è tempo di parlarne
Società molto più avanti dei partiti. Il ceto dirigente italiano chiuso nel recinto della paura e della negazione delle libertà individuali.

Roma, 31 agosto 2004

• Dichiarazione di Daniele Capezzone, segretario di Radicali Italiani

La proposta olandese non c'entra, e neppure l'uno o l'altro aspetto discutibile in essa contenuto.

Quel che conta è la levata di scudi pressoché unanime alla quale si è assistito oggi in Italia nel momento in cui si è tornati a pronunciare la parola "eutanasia".

La verità è che la società italiana è molto più avanti dei partiti e di un "ceto dirigente" chiuso nel recinto della paura e della negazione delle libertà individuali.

Peraltro, chiunque frequenti gli ospedali sa che una forma (illegale, clandestina) di eutanasia già esiste: si tratterebbe di legalizzarla, di regolamentarla, di controllarla. Di rendere la morte più civile e dignitosa, e, insieme, di portare sotto la luce della legge quel che oggi vive nell'ombra della clandestinità.

Ribadisco comunque che una proposta di legge radicale c'è già, è stata depositata alle Camere, ed è a disposizione dei parlamentari più coraggiosi e sensibili.

E sarebbe fondamentale discuterne anche per evitare che tuto sia affidato ai tribunali, e ad una giurisprudenza che (dico a casaccio) potrebbe condannare a Milano e assolvere a Roma per gli stessi comportamenti.



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