Il presidente Berlusconi sa da tempo (vorrei dire: da anni) che la decisione e' pienamente nelle sue mani.Rimuova (con due-tre fatti concreti, immediati e consistenti) i veti, i blocchi, la "conventio ad excludendum" antiradicale.Subito dopo, si potra' discutere di "contratto politico".
Voglio ringraziare Alfredo Biondi, che ancora una volta (come accade, ad onor del vero, da molto tempo) si spende non solo per un "dialogo" tra radicali e Casa delle libertà , ma affinché lo schieramento di maggioranza recuperi un respiro liberale e riformatore (meglio: affinché lo conquisti, perché il "recuperare" significherebbe che quel respiro c'è stato, mentre è tutto da guadagnare).
Per il resto, venendo al merito, il Presidente Berlusconi sa da tempo (vorrei dire: da anni) che la decisione, la scelta è tutta nelle sue mani.
Rimuova (con due-tre fatti concreti, immediati e consistenti, che il Paese possa conoscere e giudicare) i veti, i blocchi, la vera e propria "conventio ad excludendum" che in questi anni è stata praticata anche dalla Cdl nei confronti di Marco Pannella, di Emma Bonino e del movimento radicale e referendario.
Subito dopo, si potrà iniziare a discutere di un "contratto politico" chiaro, e su fronti ben individuati. Non potranno che venirne fatti nuovi, utili non solo all'Italia, ma alla politica europea ed internazionale.