Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 13 mag. 2024
  cerca in archivio   COMUNICATI
Cecenia, Palma e Boni:“ripartire dall’Onu e dal Piano Akhmadov”

Torino, 3 settembre 2004

Palma e Boni: "non consegnare ai terroristi islamici il monopolio della rappresentanza politica cecena; non regalare al terrore di Mosca l’alibi della lotta antiterrorista".

In merito ai fatti di Baslan, Carmelo Palma (consigliere regionale radicale) e Igor Boni (segretario Associazione Radicale Adelaide Aglietta) hanno dichiarato:

"Quanto è successo in Ossezia è non solo ingiustificabile (non c’è se o però che tenga), ma anche incomprensibile nella logica politica e militare della lotta di resistenza all’occupazione russa della Cecenia. Qualunque tentativo non solo di giustificare, ma anche di "leggere" in questa chiave gli eventi tragici e oscuri, le dimostrazioni disumane di disprezzo della vita che hanno funestato l’Ossezia, porterebbe a due risultati politicamente disastrosi: in primo luogo, quello di consegnare ai soli terroristi la rappresentanza delle sacrosante ragioni della popolazione cecena, sottoposta da anni ad un tentativo di distruzione umana e di macellazione civile; in secondo luogo, quello di regalare al "terrore di Mosca" il lasciapassare della "giustificazione antiterrorista", che in questi anni ha fatto guardare con complici occhi di riguardo da parte di tutte le cancellerie occidentali la guerra coloniale e genocida delle forze militari e paramilitari russe in Cecenia.

Non si rende omaggio alle vittime innocenti del terrore fondamentalista, azionato anche ma non solo da mani cecene, se si continua ad avvalorare la tesi falsa secondo la quale Basaev e Maskhadov sono la stessa cosa; o, addirittura, a sostenere che l’unica dirigenza islamica "di guerra" sicuramente non antioccidentale o anti-europea come quella di Maskadov, Akhmadov, Khambiev sarebbe al soldo di al Quaeda.

Tanto più imprudente è sostenere queste tesi palesemente false in una situazione nella quale del genocidio ceceno non si sa semplicemente nulla, e le uniche notizie che si apprendono delle azioni terroristiche cecene sono quelle che ai terroristi di parte islamica e agli "antiterroristi" russi interessa che vengano diffuse, non importa se vere o false.

Mentre tutto l’Occidente, ad esempio in Irak, è impegnato a distinguere ed a separare le forze moderate e collaborative da quelle estremiste e fondamentaliste, per sostenere le prime e isolare le seconde, in Cecenia si continua a confondere ed a mischiare tutto. A nessuno pare non solo vero, ma neppure conveniente, ai fini "antiterroristi" confondere Al Sistani e al Sadr. Perché dovrebbe continuare ad essere utile, se questi sono i risultati, continuare a confondere Maskhadov con Basaev, delegittimando il primo e di fatto glorificando il secondo? Perché dovrebbe essere utile continuare a negare che il piano Akhmadov per una amministrazione controllata delle Nazioni Unite sulla Cecenia costituisce una alternativa politica e anche militare alla macelleria terroristica e "controterroristica" che rischia di funestare per i prossimi anni il Caucaso e la Russia?".



IN PRIMO PIANO







  stampa questa pagina invia questa pagina per mail