Dunque, mons. Sgreccia da una parte plaude alla guarigione di Luca – salvato grazie alle cellule staminali del cordone ombelicale dei suoi fratellini nati grazie alla fecondazione assistita e dopo una indagine preimpianto – ma, dall’altra, disapprova il fatto che alla salvezza si sia giunti attraverso tecniche "vietate dalla legge e dalla morale". Secondo il monsignore i genitori avrebbero dovuto aspettare che "naturalmente" potesse nascere loro un figlio non affetto da talassemia, magari mettendone al mondo chissĂ quanti altri affetti come Luca da questa gravissima malattia. Ma come si può essere così cinici e spietati? E’ da questi "signori", anzi, monsignori, che il Parlamento si fa dettare le leggi?