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Staminali, Viale: Sirchia recidivo, ingannato anche Sgreggia.
Ingiustificabile censura politica del san Matteo.

Torino, 7 settembre 2004

• Dichiarazione di Silvio Viale, ginecologo del S.Anna di Torino e Presidente dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta

"Quella del S.Matteo è una incomprensibile ed ingiustificabile censura politica. Probabilmente la fretta di rendere noto lo storico risultato ha giocato un brutto scherzo ai medici di Pavia e, soprattutto, al ministro Sirchia che si è subito preoccupato di strumentalizzare la vicenda per scomunicare le cellule staminali embrionali. Sirchia è recidivo, perché già su aborto, RU486, pillola del giorno dopo ed eutanasia aveva mostrato di parlare senza conoscere a fondo le questioni, ma non mi sarei mai aspettato che cascasse proprio nella sua materia, l’ematologia. Non poteva non destar sospetto un successo dovuto chiaramente ad una straordinaria coincidenza di eventi. Ovviamente io non posso conoscere la vicenda personale della coppia, se sia stata all’epoca del primo figlio eseguita la diagnosi prenatale, se si sia trattato di una diagnosi non fatta o, al contrario, di una gravidanza condotta a termine pur sapendo di avere un figlio malato. So però che vi sono poi state una diagnosi pre-impianto ed una selezione di embrioni, entrambe considerate non etiche dal nostro Ministro e non legali dalla legge 40/2004. I medici del S.Matteo considerano tutto ciò etico? Se sì, evitino di dire che il successo della tecnica non dipende dalla selezione, perché vorrei proprio sapere cosa avrebbero fatto se, eseguendo la fecondazione in vitro con le norme italiane della legge 40/204, avesse attecchito solo un embrione malato. Certo la tecnica di amplificazione delle cellule staminali cordonali è importante di per sé, ma sarebbe inutile se la materia prima non fosse adeguatamente garantita e preparata. Se questo episodio deve insegnarci qualcosa è proprio che la scienza non ha bisogno di medici con il paraocchi. L’unica consolazione per Sirchia è che nel suo stesso errore è incorso anche Monsignor Sgreggia (commento su Quotidiano Nazionale), che spero non cambi opinione dopo avere appreso tutti i particolari, perché in ogni caso concordo con lui che si tratti di un vero passo avanti. A Sirchia invece suggerisco una nuova conferenza stampa per promuovere un proficuo protocollo di collaborazione italo-turco, anticipando l’entrata della Turchia in Europa."



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