Una delegazione di parlamentari italiani è stata ricevuta dal Dalai Lama a Dharamshala, in India, sede del governo tibetano in esilio.

La delegazione è composta da: Gianni Vernetti (presidente Intergruppo Tibet del Parlamento Italiano, Margherita); Maurizio Fistarol (deputato della Margherita); Luana Zanella (deputata dei Verdi); Bruno Mellano (consigliere regionale radicale, coordinatore Associazione Comuni Province e Regioni per il Tibet); Rosanna Degiovanni (segretaria Associazione); Ugo Papi (presidente Associazione Amici del Tibet); Tashi Lama e Santu Lama jimpa (rappresentanti comunità tibetane in Italia).

Nel corso dell’incontro, molto amichevole, il Dalai Lama ha comunicato ai suoi ospiti che una delegazione tibetana, la terza in ordine di tempo, era partita alla volta di Pechino per tentare di aprire finalmente un negoziato con le autorità cinesi sullo status del Tibet (ricordiamo che da tempo il Dalai Lama ha cessato le rivendicazioni d’indipendenza e richiede solamente per il suo popolo autonomia politica all’interno della Repubblica Popolare di Cina).

Rispondendo ad una sollecitazione degli interlocutori rispetto alla situazione mondiale, il Dalai Lama ha affrontata il problema della violenza; ha affermato che ogni violenza deve essere condannata ma che occorre anche capire da dove nasce la violenza; per esempio, ha ricordato, in Cecenia la violenza è causata anche dall’oppressione dei militari russi.

Il Dalai Lama ha ricordato l’impegno di Olivier Dupuis e di tutto il Partito Radicale transnazionale, "grandi supporters della causa tibetana".

In un incontro successivo, Dolma Gyari (vicepresidente del Parlamento Tibetano, recentemente ospite del Consiglio Regionale del Piemonte) ha chiesto esplicitamente alla delegazione italiana di fornire consigli e idee per l’azione futura del governo tibetano. Bruno Mellano ne ha approfittato per riproporre sul tappeto l’idea lanciata già anni fa da Marco Pannella, quella di un "Satyagraha Mondiale" condotto dal Dalai Lama, che riprenda l’esperienza delle grandi mobitazioni di massa promosse da Gandhi, e la riproponga sfruttando tutte le possibilità degli attuali mezzi di comunicazione.

Oggi la delegazione ha incontrato il primo ministro tibetano, Samdhong Rinpoche, e altri membri del governo. Domani sarà la volta di ong e associazioni tibetane.

Il rientro in Italia è previsto per la giornata di domenica 19 settembre.