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ven 26 apr. 2024
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Radicali Piemonte: Roma, ore 11, manifestazione per la libertà religiosa in Cina

Torino, 20 settembre 2004

NO ALLO STATO CHE SI FA CHIESA
UN 20 SETTEMBRE ANCHE A PECHINO
UNA ROSA PER GAO KEXIAN

Lunedì 20 settembre, dalle ore 11:00 alle ore 13:00
Roma, Ambasciata della Repubblica Popolare di Cina,
Via Bruxelles 56

Nell’annunciare l’iniziativa, promossa dall’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, Igor Boni (segretario dell’Associazione) e Carmelo Palma (consigliere regionale radicale del Piemonte) hanno dichiarato:

"Il 20 settembre è data che in Italia ricorda l’affermarsi, con il principio della libertà politica, del valore della libertà religiosa, di fatto negato da qualunque forma di organizzazione pubblica che subordini (per le ragioni o con le finalità più diverse) ad una forma di controllo statale l’espressione delle libere professioni di fede.

Se nell’Italia pre-unitaria libertà politiche e religiose erano congiuntamente negate- innanzitutto a danno dei cattolici- da una Chiesa che si faceva Stato, oggi il "caso cinese" presenta una situazione solo apparentemente rovesciata: la libera comunità cattolica cinese è infatti controllata e segregata in un sistema che affida, più o meno direttamente, al Governo di Pechino la disciplina dell’organizzazione ecclesiale, delle ordinazioni episcopali, della formazione religiosa e dell’attività pastorale: la "Chiesa patriottica" – lo strumento di uno Stato che si è fatto Chiesa- è un osceno travestimento "ecclesiale" di una politica religiosa di persecuzione della comunità cattolica cinese. Da decenni le autorità della Repubblica Popolare di Cina praticano nei confronti della Chiesa cattolica non-ufficiale (cioè libera e fedele alla Chiesa di Roma) una politica di intolleranza, abusi, e feroce repressione.

La situazione dei cattolici cinesi è perfettamente rappresentata dal caso, trapelato negli ultimi giorni, di S.E. mons. Giovanni Gao Kexian (vescovo "non patriottico" di Yantai – provincia di Shandong), recapitato cadavere ai propri familiari alla fine di agosto. Era stato "arrestato" - ma di fatto rapito - alla metà degli anni ‘90, dopo avere esercitato per anni clandestinamente la propria attività pastorale.

In ricordo di Gao Kexian e delle triste sorti della comunità cattolica cinese, domani deporremo un fiore davanti all’ambasciata di Cina".



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