Dunque, alla fine -dopo settimane, mesi di silenzio- anche Prodi sceglie (direi rutellianamente: i due sono infatti in disaccordo su tutto, tranne che su questo...) di fare la sua dichiarazione antireferendaria.
Comprendo che non abbia resistito alle pressioni che vengono da ogni angolo del Palazzo: comprendo meno che non veda, che non comprenda cosa sta accadendo tra i cittadini.
A lui, infatti (come a Rutelli e agli altri leader polisti e ulivisti), stanno rispondendo in massa gli elettori di centrodestra e di centrosinistra, che anche stamattina si accalcano ai tavoli radicali, felici di essere uniti in una battaglia che non ha "targhe" di destra o di sinistra, ma è una battaglia di tutti, per conquistare una libertà in più e un divieto in meno.
Dunque, il dato politico si conferma questo. Quanto più i leader lanciano i loro diktat, tanto più i cittadini (credenti e laici, di destra e di sinistra) fanno -invece- il contrario, felici di decidere per sé, senza bisogno della "patria potestà " delle segreterie dei partiti.