Difende legge che umilia la speranza di maternità e azzera i desideri di vita e guarigione di milioni di malati. E se capitasse a lui?
Si risponda, e scoprirà come stanno già rispondendo tanti elettori di AN: accalcandosi ai tavoli per firmare i referendum.
Ma quale "Far West"? Vuol trattare da cow-boy o da pistoleri i 50 Nobel, i 2400 scienziati e ricercatori (da Rita Levi Montalcini a Umberto Veronesi) che combattono la battaglia contro la legge?
Al vicepresidente del Consiglio, che definisce "enorme" la responsabilità che si assume chi vuole abrogare la legge sulla fecondazione, voglio dire che è vero il contrario.
E' "enorme" la responsabilità sua, se difende una legge che -insieme- umilia le speranze di maternità e paternità di migliaia di coppie sterili, e colpisce i desideri di vita e di guarigione di milioni di malati.
Ma quale "Far West"? Vuole trattare da cow-boy o da pistoleri i 50 Nobel, i 2400 scienziati e ricercatori (da Rita Levi Montalcini a Umberto Veronesi) che combattono la battaglia contro la legge?
Al vicepremier rivolgo infine una domanda. E se capitasse a lui? Se capitasse a lui (ovviamente, non glielo auguro) di incontrare, nella propria vita, il tunnel della malattia? Accetterebbe che fosse una legge dello Stato a sbarrargli la strada verso la vita e la guarigione, o non preferirebbe -forse- poter scegliere? Si risponda, e scoprirà come stanno già rispondendo tanti elettori di AN: accalcandosi ai tavoli per firmare i referendum.