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Fecondazione, Capezzone a Massimo D'Alema: il lupo (antireferendario) perde il pelo ma non il vizio.
Ancora dobbiamo finire di raccogliere le firme, e già pensa a nuovi inciuci. Cosa vuole, una "bicamerale bioetica"?

Ma non ha visto le file dei suoi compagni a firmare e a far firmare i quesiti? Perché vuole usare questa mobilitazione solo come una carta per oscure trattative parlamentari?

Moduli referendari non sono le "tre carte" da muovere su un tavolino da bari

Roma, 22 settembre 2004

• Dichiarazione di Daniele Capezzone, segretario di Radicali Italiani:

No, decisamente non ci siamo. Dopo le dichiarazioni odierne di D'Alema ("non abbiamo una particolare passione per il referendum, non lo abbiamo promosso per dividere il paese"), che fanno seguito a quelle sul "referendum-stimolo" e alla richiesta di anticipo delle elzioni politiche (che impedirebbe la tenuta della consultazione referendaria nel 2005), devo dedurre che il lupo (antireferendario) perde il pelo ma non il vizio.

Ma non ha visto le file dei suoi compagni a firmare e a far firmare i quesiti? Perché vuole usare questa mobilitazione solo come una carta per oscure trattative parlamentari? Già pensa a nuovi inciuci? Cosa vuole, una "Bicamerale bioetica"?

Sarebbe l'ora che i dirigenti di partito avessero un po' più di rispetto per i loro militanti, e per tutti gli elettori. Se 500mila cittadini firmano, lo fanno perché (secondo Costituzione) attivano una procedura per consentire a tutto l'elettorato di prendere una decisione democratica. Non certo per consentire a D'Alema e agli altri abitanti del Palazzo di trattare i moduli referendari come le proverbiali "tre carte" da muovere su un tavolino da bari.



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