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ven 26 apr. 2024
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Io, malato di sclerosi laterale amiotrofica mi batto contro questa legge oscurantista
Fecondazione assistita - Luca Coscioni, presidente dei Radicali: blasfemo equiparare embrione e individuo. Umbro di Orvieto, 37enne, venne colpito dalla micidiale patologia degenerativa mentre si allenava per la maratona di New York

• da Il Giorno del 25 settembre 2004, pag. 9

di Valerio Federico

Luca Coscioni, Presidente di Radicali Italiani, nato il 16 luglio 1967 ad Orvieto, insegnava, fino a pochi anni fa, Economia ambientale all’università di Viterbo e si stava allenando per partecipare alla maratona di New York quando venne colpito dalla sclerosi laterale amiotrofica, micidiale malattia degenerativa che lo ha costretto, immobile, su una sedia a rotelle.

Scrive Luca nel suo diario: «mi sono ammalato ed è come se fossi morto. Il Deserto è entrato dentro di me, il mio cuore si è fatto sabbia e credevo che il mio viaggio fosse finito».

Quest’uomo testardo per scrivere una parola impiega 30 secondi e parla grazie a un sintetizzatore vocale.


Luca, non possiamo non cominciare dalla tua malattia che segna ogni istante della tua vita

"Porto sempre con me la risposta a una domanda rivoltami, non poco tempo fa, da un giornalista: «Cosa vuol dire convivere con la sclerosi laterale amiotrofica, in termini di qualità della vita? Puoi fare degli esempi pratici?». Risposi: «Ci sono malattie con le quali è possibile vivere. Altre con cui è possibile convivere. Infine, ve ne sono alcune alle quali si può sopravvivere. La sclerosi laterale amiotrofica non rientra in nessuna di queste tre categorie, è una malattia che non lascia spazio di manovra e che può essere affrontata soltanto sul piano della resistenza mentale. Se, infatti, ci si confronta con essa sul piano fisico si è sconfitti in partenza. L'intelletto è l'unica risorsa che può aiutarti ". "Per quanto riguarda gli esempi pratici, se ne facessi uno, il lettore potrebbe apprezzarlo così come un cieco al quale è stato chiesto cosa prova nel vedere un tramonto".

Libertà di ricerca, non c’è proprio alternativa al referendum?

"Il referendum è l'unica risposta possibile a un Parlamento che ha approvato la legge più oscurantista di tutto l'occidente in materia di fecondazione assistita. Il referendum è l'unico strumento a disposizione dei cittadini italiani che, secondo tutti i sondaggi, sono a maggioranza favorevoli alla ricerca sulle cellule staminali embrionali e alla clonazione terapeutica. L'opinione di questa maggioranza sociale può esprimersi soltanto con il referendum".


Non è contraddittoria la vostra campagna referendaria con il tentativo dei radicali di trovare un accordo elettorale con la Casa delle Libertà?

"Noi con la Casa della Libertà non cerchiamo un accordo elettorale, ma un contratto politico su singoli punti programmatici: politica estera, politica economica, riforma della giustizia. Nessun contratto politico con chicchessia porterà i radicali a tacere su queste questioni". "D'altronde non sarebbe possibile. Io, come presidente di Radicali Italiani, incarno questa battaglia. D'altronde se la mettiamo su questo piano, le contraddizioni dello schieramento di centrosinistra non sono da meno. Rutelli e Rosy Bindi, per fare soltanto due nomi, hanno votato questa legge. Il problema non è quello degli schieramenti ideologici, ma quello degli obiettivi e degli strumenti che si scelgono per perseguirli. I nostri obiettivi mi pare siano chiari, e gli strumenti anche".


Cosa rispondi a chi sostiene che l'embrione è il soggetto più debole, e va tutelato perché non può difendersi?

"Questa legge, equiparando l'embrione a una persona, trasforma 10 milioni di malati italiani che secondo il rapporto Dulbecco possono nutrire speranza nella ricerca sulle cellule staminali in soggetti deboli, non tutelati da nessuno. Equiparare l'embrione a un individuo è blasfemo. Significa ridurre il concetto di persona all'incontro meccanico e casuale tra due cellule. La follia di questa impostazione si spinge fino a impedire la ricerca anche su quelle migliaia di embrioni soprannumerari, conservati nei congelatori dei centri per la fecondazione assistita, che sono comunque destinati alla distruzione. Si tratta di una visione dogmatica nata all'interno della teologia cattolica". "Le altre religioni, anche cristiane, hanno una visione diversa sull'inizio della vita umana. E se ci fosse un dibattito libero all'interno della Chiesa emergerebbe più di un dissenso".

Attaccando la Chiesa, non credi di offendere i milioni di fedeli che vedono nel Papa un punto di riferimento morale?

"
Al di là del rispetto e dell'ammirazione umana, profonda, che sa ispirare questo Papa, io credo che gli stessi fedeli non condividono la maggior parte dei precetti di questa Chiesa. D'altronde i comportamenti lo dimostrano: dall'uso dei contraccettivi ai rapporti sessuali prematrimoniali, dalla condanna contro il divorzio fino a quella contro la clonazione terapeutica. Purtroppo, a causa delle ossessioni sessuofobiche del clero, la maggioranza dei fedeli è costretta a vivere la propria fede in modo schizofrenico rispetto ai dettami della Chiesa. Ci si è abituati a fare della parola del pontefice una litania, privando il Papa e la Chiesa dell'aiuto del necessario confronto sulle idee. L'infallibilità non è di questa terra, il dogmatismo purtroppo sì. Se gliene sarà data la possibilità, i cattolici italiani dimostreranno ancora una volta con il referendum, come sul divorzio e sull'aborto, che Giovanardi e Buttiglione non hanno alcun diritto di parlare a loro nome".


Quali sono le prossime tappe della tua battaglia?

"La vittoria del SI e la abrogazione della legge 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita". Il 9 e 10 ottobre a Roma si terrà la sessione costitutiva del Congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica, si tratta di un evento ancor più importante visto che tra poche settimane l’Assemblea generale delle Nazioni Unite voterà la proposta, sponsorizzata dal Vaticano, di messa al bando internazionale della clonazione terapeutica.


A quanti pensano che i Radicali 'sfruttino' il tuo dramma personale cosa
rispondi?

"Già dalla campagna elettorale per le politiche del 2001, sono stato etichettato come “un invalido strumentalizzato” dai radicali “sia pur portatore di un inquietante contributo”, si leggeva sulla prima pagina di un noto giornale clericale. Non è mai accaduto questo. Ho voluto io incontrare i Radicali, Emma e Marco e non il contrario". "Poi è stato un abbraccio e un coinvolgimento reciproco. Chiedetevi se il regista del film “Le chiavi di casa”, Gianni Amelio ha voluto strumentalizzare il ragazzo disabile per recitare la parte di se stesso nel suo film".

Prima della malattia che ti ha colpito ti sentivi già vicino ai Radicali e alle
loro posizioni?


"Non potevo non essere vicino alle posizioni liberali dei Radicali, già prima di ammalarmi. Semplicemente oggi, il mio corpo e la mia voce tentano di evitare lo scempio tentato dalla legge in materia di procreazione medicalmente assistita di alcuni altri valori classici della laicità, sulla libertà di ricerca scientifica, sulla libertà individuale dei cittadini e della coppia, sul rispetto del diritto alla salute".

Sei credente? Qual'è il tuo rapporto con la fede?

"Non sono credente. E non vuol dire che io sia ateo, “senza Dio”. Non escludo Dio dalla vita degli altri individui, dove questa fede si è rivelata e della quale oggi io mi sento orfano. Nella mia oggi non vive. Semplicemente non credo se devo professare il carattere paradossale di una fede, che per la Chiesa cattolica, risiede in una sola e forte verità delle cose, in una verità assoluta che vuole essere imposta anche agli altri".


I malati cronici possono realmente sperare nei progressi della ricerca
sulle cellule staminali embrionali che la recente legge vieta?


"Tra le malattie elencate dal Rapporto Dulbecco che potrebbero trovare cura con la ricerca sulle cellule staminali embrionali, leggiamo il morbo di Parkinson, l’Alzheimer, l’Atrofia spinale muscolare, la sclerosi laterale amiotrofica, le malattie cerebrovascolari, il diabete etc".

Le tue letture preferite


"Libri di poesia"

Chi vorresti incontrare "vis à vis" in Italia o nel mondo?


"I 50 nobel che hanno sostenuto il mio appello contro l’oscurantismo antiscientifico che minaccia milioni di cittadini che sono destinati alla condanna dell’irresponsabilità della politica prima ancora di quella della gravità della malattia".


NOTE


Le parti in corsivo non sono state pubblicate e ci sono state fornite dall'autore.


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