Giulio Manfredi (Comitato Nazionale Radicali Italiani) ha ricevuto oggi la seguente lettera dal Presidente della Camera dei Deputati, On. Pier Ferdinando Casini:
Â
“Egregio signor Manfredi,
                          rispondo, d’intesa con il Presidente del Senato, alla Sua lettera del 15 settembre scorso, nella quale Ella ha svolto considerazioni critiche sulla mancata presentazione alle Camere della relazione finale da parte della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’affare Telekom-Serbia. Desidero anzitutto richiamare alla Sua attenzione la circostanza che, come testimoniano numerosi precedenti al riguardo, può verificarsi la mancata presentazione alle Camere della relazione finale da parte di una Commissione d’inchiesta, in quanto tale presentazione non è configurabile come un obbligo, trattandosi dell’atto conclusivo di un procedimento avente finalità eminentemente politiche. Nel caso di specie, lo stesso on. Enzo Trantino, nella sua qualità di Presidente della cessata Commissione d’inchiesta, ha comunicato, in una sua lettera indirizzata al Presidente del Senato e a me in data 7 settembre scorso, che la Commissione da lui presieduta aveva ritenuto di non poter presentare la relazione finale a causa dell’incompletezza delle indagini svolte e, anzi, proprio sulla base di tale presupposto aveva auspicato conseguentemente una prosecuzione dell’inchiesta parlamentare.
                          Ciò premesso, Le ricordo anche che – alla luce dell’autonomia costituzionale delle Commissioni parlamentari d’inchiesta e secondo quanto ha espressamente statuito la Corte costituzionale – i Presidenti delle Camere non possono in alcun modo interferire nei lavori e nelle deliberazioni adottate dalle Commissioni medesime nel corso dei loro lavori, tanto più se si tratti di sindacare la scelta di non presentare la relazione finale. Ad ogni modo, è naturalmente da escludersi che la Commissione possa presentare la relazione finale dopo la scadenza del mandato ad essa conferito dalla legge, poiché ciò costituirebbe una palese violazione della Costituzione e della legge istitutiva, che delimita tassativamente la durata in carica e il funzionamento della Commissione.
Â
                          Con i migliori saluti. (Pier Ferdinando Casini)”
Â
Manfredi ha dichiarato:
Â
“Nel ringraziare i Presidenti delle Camere per la sollecitudine della risposta, mi dichiaro insoddisfatto della stessa sia per un motivo di legittimità sia per un motivo di merito. La legge istitutiva della Commissione (L. 99/02, art. 2, comma 7) imponeva tassativamente alla Commissione di presentare la relazione finale entro l’8 settembre scorso; il Presidente Casini non può richiamarsi nella sua risposta alla “tassatività ” della legge istitutiva, senza considerare che tale elemento è stato disatteso in modo patente e grave. Si conferma ancora una volta uno dei comandamenti vigenti nel regime partitocratico italiano: le leggi sono perentorie se riguardano obblighi e doveri dei cittadini, diventano ordinatorie (senza sanzioni per la loro violazione) se concernono obblighi e doveri delle istituzioni.
Rispetto poi al merito, è utile precisare che una relazione finale serve a illustrare al Parlamento, e quindi all’opinione pubblica, il lavoro svolto dalla commissione d’inchiesta fino al termine del suo mandato ma anche l’elenco dei problemi ancora aperti, delle audizioni ancora da svolgere (quelle di Ciampi, Prodi, Dini e Fassino, per esempio), eventualmente e auspicabilmente, da una nuova commissione. Non presentare tale documento significa privare tutti i cittadini di un indispensabile strumento di conoscenza; e non basta certo a coprire tale vuoto la lettera inviata dall’on. Trantino ai Presidenti delle Camere.”
Â
Â
Â