“Com’era prevedibile, nella sua audizione davanti al Parlamento Europeo, il commissario designato Rocco Buttiglione è stato canonicamente ineccepibile. Rispetto alle domande che sono state poste, si è mantenuto su posizioni assolutamente formalistiche e in linea con l’immagine di commissario assolutamente ligio alle regole e all’attuale realtà costituzionale europea.
Gli è stato tanto più facile che su un problema di libertà pubblica, che esplode nel mondo, le libertà di ricerca scientifica e di cura di malattie genetiche che possono riguardare decine di milioni di europei (sul quale noi radicali stiamo organizzando per sabato 9 e domenica 10 ottobre prossimi la Sessione Costitutiva del Congresso Mondiale per la ricerca scientifica), alla vigilia di una decisione delle Nazioni Unite, qui nessuno della sinistra e dei laici, italiani inclusi, ha posto questo problema al Vice-Presidente designato della Commissione. In realtà , nella nostra Unione Europea, la libertà di ricerca scientifica, in una parte, come il Regno Unito, è diritto legalizzato e organizzato, mentre in un’altra parte, come in Italia, è crimine perseguito come reato. E’ sintomatico che nessuno abbia oggi posto in proposito una qualsiasi domanda proprio a questo Commissario designato che più di tutti, quand’è stato membro di governo, si è opposto al finanziamento della ricerca sulle cellule staminali embrionali nell’ambito del Sesto programma quadro sulla ricerca europea”.