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Fecondazione, Capezzone su proposta Amato: sono sconcertato e quasi incredulo
Sua bozza sostanzialmente truffaldina: su ogni punto, se il referendum chiede 10, lui concede uno. impossibile aggirare cosi' la consultazione. anche perche' c'è il referendum di abrogazione totale della legge... Eccessi di zelo legati alla corsa al Quirinale? C'è chi spera di ottenere così l'appoggio dei "grandi elettori" vaticani?

Roma, 6 ottobre 2004

• Dichiarazione di Daniele Capezzone, segretario di Radicali Italiani

Leggendo le anticipazioni della bozza a cui Giuliano Amato starebbe lavorando per aggirare (io direi: scippare) i referendum sulla fecondazione, sono rimasto sconcertato, quasi incredulo.

Intanto, esiste un referendum non aggirabile, che è quello sull'abrogazione totale della legge (plebiscitato da 1 milione e 90mila firme, oltre 300mila più degli altri quattro quesiti). In questo caso, non c'è scorciatoia o escogitazione o "leggina" che tenga.

Ma anche rispetto ai quesiti parziali, siamo dinanzi una bozza sostanzialmente truffaldina e inefficace. Se un quesito chiede 10, Amato concede a mala pena 1. Così è impossibile aggirare i quesiti.

Esemplifico: se il referendum chiede di abolire tout-court il divieto di fecondazione eterologa, non puoi cavartela ammettendola solo in casi-limite. O ancora: se io chiedo di abolire i divieti sulla creazione di embrioni a scopo di ricerca, non puoi cavartela ammettendo solo (e parzialmente) la
ricerca quella sugli embrioni che esistono già (fatto comunque positivo). Sarebbe come se, andando al mercato, una casalinga chiedesse tre chili di mele, e il fruttivendolo le desse -per tutta risposta- una sola mela...

Morale: nella migliore delle ipotesi, tutto questo can-can potrebbe assorbire un solo referendum su cinque (quello sulla "salute della donna", attraverso la reintroduzione della diagnosi preimpianto). Perché, allora, proseguire in questa corsa affannosa per impedire (usenza peraltro riuscirci!) che i cittadini si esprimano?

Forse, l'unico modo di spiegare questi eccessi di zelo sta nella corsa al Quirinale: qualcuno conta di acquisire così l'appoggio dei "grandi elettori" vaticani...

 

 



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