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lun 20 mag. 2024
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"Avvenire" dimentica molte cose su Rai, chiesa cattolica e fecondazione assistita
“ I dati della presenza sulla Rai degli esponenti della Chiesa Cattolica, smentiscono la tesi sostenuta da Piero Pirovano oggi sull’Avvenire circa la parzialitĂ  Rai a favore delle tesi abolizioniste della legge 40/2004; è vero semmai l’esatto contrario….”

Roma, 7 ottobre 2004

• Dichiarazione di Marco Beltrandi della Direzione di Radicali Italiani

“Da qualche settimana, cioè da quando i radicali con le loro iniziative referendarie e non violente a difesa del diritto dei cittadini a conoscere per deliberare, sono finalmente riusciti ad aprire nel paese un dibattito sulla fecondazione assistita e sulla ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali, capita sovente di leggere – come accade oggi su Avvenire a firma Piero Pirovano,- che la Rai sarebbe divenuta (solo oggi) parziale in quanto avrebbe ospitato le tesi di coloro che sono favorevoli all’abrogazione della legge 40/2004

<< violando il dovere all’imparzialitĂ >>.

Mi pare che Pirovano e altri ignorino la condotta della Rai in questi anni nei confronti della Chiesa Cattolica: esistono da anni diversi programmi ( come ad esempio “A sua immagine” su RaiUno) in cui si esprimono esponenti della Chiesa Cattolica senza contraddittorio alcuno su tutti i temi della politica italiana.

Non solo, ma il 20 settembre 2004 i radicali hanno presentato e pubblicato dati sulle presenze televisive della Chiesa Cattolica: dal 1 gennaio 2004 al 17 settembre 2004 esponenti della Chiesa Cattolica hanno parlato in trasmissioni Rai per complessive 66 ore circa, mentre se si considerano le interviste nei Tg Rai nello stesso periodo esse sono ben 674 (fonte : Centro di Ascolto dell’Informazione Radiotelevisiva) , dati che non possono essere vantati da alcun partito italiano.

E questo senza tenere conto della presenza televisiva dei molti esponenti politici contrari a modificare la legge 40/2004 e che sono intervenuti a sua difesa.

In ultimo è bene osservare come gli obblighi alla imparzialitĂ  (violata come abbiamo visto da sempre) derivano alla Rai da precisi obblighi di legge, e non da ‘Carte ‘ approvate dall’Ordine dei Giornalisti; sono i cittadini italiani a dover essere risarciti della informazione fortemente sbilanciata a favore degli esponenti della Chiesa Cattolica, non viceversa”.



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