Ingerenza senza precedenti. Diciamo alto e forte il nostro "No Taliban, No Vatican".
Non c'è un solo paese del mondo progredito, una sola democrazia avanzata dove tutto ciò sarebbe appena immaginabile.
Che dice il Capo dello Stato? Come rispondono i Presidenti delle Camere?
Oggi non vale davvero la pena di dedicarsi alle leggina-truffa, o ai piccoli tentativi di piccoli politici italiani per impedire o ostacolare l'esercizio dei diritti costituzionali dei cittadini.
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Oggi occorre prendere atto che, con l'intervento del Papa alle "Settimane sociali", l'ingerenza vaticana nella vita civile e politica del paese tocca punte mai raggiunte, perché viene elevata a teoria, a metodo, a necessità .
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Dunque, il Papa afferma che, "benché la democrazia sia consolidata in Italia", vi sono "rischi e minacce" a causa dell'avanzata di "correnti filosofiche, visioni antropologiche o concezioni politiche non esenti da preconcetti ideologici". E poi l'attacco al "relativismo", che richiama il vero e proprio anatema contro il liberalismo scagliato qualche estate fa nella sua Polonia, semplicemente (e, dal punto di vista di Woytjla, tragicamente) incamminata lungo il sentiero della libertà e della secolarizzazione.
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E' l'ora di dire che la misura è colma. L'invadenza di gerarchie ecclesiastiche che pretendono di dettare tempi, modi e contenuti del dibattito civile; un ceto politico genuflesso e inconsapevole, fatto di zuavi pontifici, più che di eletti della Repubblica; un sistema mediatico che insinua in ogni ambito del discorso pubblico una tonaca per distinguere il "vero" dal "falso": tutto ciò fa dell'Italia un caso unico nel mondo occidentale.
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Non c'è un solo paese del mondo progredito, una sola democrazia avanzata dove tutto ciò sarebbe appena immaginabile.
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Che dice il Presidente della Repubblica Ciampi? Come rispondono i Presidenti delle Camere? Hanno intenzione di tutelare la dignità delle istituzioni repubblicane?
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Per parte nostra, ribadiamo sempre più decisamente: "No Taliban, No Vatican".