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Fecondazione: Capezzone a Prestigiacomo
È triste questo festival di trucchi, invenzioni, escogitazioni...a questo punto propongo interventi di Giucas Casella e del mago di Arcella...

Roma, 8 ottobre 2004

• Dichiarazione di Daniele Capezzone, segretario di Radicali Italiani

Mi spiace davvero. Ho stima dell'onorevole Prestigiacomo, e proprio non capisco perché debba infilarsi in un tunnel di inganni e pasticci.

E' triste questo festival di trucchi, invenzioni, escogitazioni. Per la verità, c'è una tradizione: tra la fine del '73 e l'inizio del '74, si tentò di tutto per impedire che il paese potesse pronunciarsi sul divorzio. Ma la grande differenza rispetto ad allora è che quelle proposte (le celebri "Bozzi" e "Carrettoni") avevano una dignità, una serietà e una complessità che stavolta sembrano fare completamente difetto agli avversari del referendum.

Mi domando se, prima o poi, ci si affiderà al Mago di Arcella o a Giucas Casella pur di inventare qualcosa che impedisca agli elettori di esprimersi.

Ma perché si continua a considerare come un "trauma", come una catastrofe da "scongiurare" il solo fatto che sia il popolo sovrano a decidersi?

Anche perché (come non smetto di ripetere), da una parte c'è il referendum unico (quello di abrogazione totale della legge), che è chiaramente non aggirabile. E dall'altra, anche per ciò che riguarda i quattro quesiti di abrogazione parziale, non basta un intervento purchessia, ma occorre qualcosa che accolga davvero le richieste dei promotori, come non accade né può accadere con queste leggine-truffa.

Perciò, insisto: al massimo, con i loro sforzi e le loro corse affannose, possono sperare di assorbire un quesito su cinque. Ne vale la pena? Di cosa si ha paura? Che siano gli elettori italiani a dire la loro?



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