Sono addolorato, ma devo constatare che neppure di fronte a fatti di sangue che dovrebbero consigliare -se non altro- un po' di pietas, nulla frena un fenomeno gravissimo e da non sottovalutare.
C'è, in Italia, un'arietta che sta diventando un clima pesante. E questo clima è chiaramente antiisraeliano, antisionista, antisemita.
C'è una specie di proprietà transitiva della vergogna, che porta settori politici non marginali a far trascolorare la loro (legittima) avversione alle politiche del Governo Sharon in un vero e proprio atteggiamento antisionista. E da lì all'antisemitismo tout-court il passo è breve, con dichiarazioni che sconcertano, con incredibili giustificazioni degli atti terroristici, con vere e proprie manifestazioni di razzismo, perché di questo si tratta.
Ma perché il mondo politico italiano, con poche eccezioni, non avverte l'esigenza di denunciare questa atmosfera? I silenzi, in questo caso, rischiano pericolosamente di assomigliare alla complicità .