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Napoli: Conferenza Stampa del Comitato regionale referendum LEGGE 40/2004

Napoli, 10 ottobre 2004

A Napoli, presso i locali del bar Gambrinus sabato 9 ottobre alle ore 11,30 si è tenuta la conferenza stampa del Comitato promotore referendum della Regione Campania che ha raccolto 50.000 firme in calce alle proposte referendarie relative alla legge 40/2004.Il Comitato ha reso nota la decisione di continuare con numerose iniziative di informazione e politiche in difesa dell’istituto referendario e di questo referendum.Numerosi sono stati gli interventi di esponenti politici e delle associazioni, tutti hanno sottolineato inaccettabile qualsiasi tentativo di compromesso per evitare il voto referendario.

 

Bruno Fimiani, rappresentante di Radicali Italiani, ha rilasciato le seguente dichiarazione:

 

“E’ stata un grande pagina di lotta partigiana per la libertà e la laicità dello Stato. I militanti di Radicali Italiani di Napoli da soli hanno raccolto 16.000 firme per l’abolizione della legge 40/2004. Tanti cittadini con fermezza hanno detto di no ad una legge infame e soprattutto hanno detto no ad una cultura clericale che con sempre maggiore protervia ed arroganza si propone nella vita personale di tutti noi e cerca di condizionare l’operato delle Istituzioni.

 

Il Comitato dovrà continuare nella sua azione, vigilare che tutto vada per il meglio e che l’anno venturo si tenga la consultazione referendaria.

 

L’Associazione “Radicali per la Città Metropolitana” è contro ogni tentativo di svilire il referendum o ancor peggio di baratto dello stesso: da sempre una prerogativa tipica di tutta la classe dirigente italiana, incline com’è al compromesso, al fine della conservazione dell’esistente, in modo particolare se si tratta di stipulare o di conservare servili accordi con lo Stato del Vaticano.

 

I Radicali Italiani di Napoli continueranno ad ostacolare il tentativo restauratore di uno Stato clericale anche nella nostra Regione. E’ stato infatti uno scivolone inserire nello Statuto regionale, tuttora in discussione, il passaggio che ne stigmatizza le radici cristiane. Era proprio necessario?! Non sarebbe stato meglio affermare la tutela delle libertà personali, la libertà religiosa e l’eguale dignità di tutte le religioni e le culture senza che una prevalga sulle altre?Qualcuno il secolo scorso ci ha raccontato la storia che siamo un popolo di santi… sappiamo come è finita”.

 

Il Coordinatore dell’Associazione”Radicali per la Città Metropolitana”
Bruno Fimiani
www.radicalinapoli.org
3395765452



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