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Emergenza sul lago del Rocciamelone, i Radicali rilevano l’inefficienza della protezione civile piemontese
Palma e Mellano: Sono due anni che segnaliamo alla regione il rischio che rappresenta il lago. Chiederemo all’Assessore Ferrero di venire con urgenza a relazionare in aula.

Torino, 11 ottobre 2004

Successivamente ad un sopralluogo, avvenuto il 17 settembre scorso, i tecnici francesi dell’Office National des Forets, del Laboratoire de Glaciologie, insieme alla Protezione Civile e all’Esercito Francese, hanno predisposto, con la massima urgenza, le operazioni di svuotamento del lago epiglaciale del Rocciamelone.

Dai sopralluoghi risulta che il volume del lago, in due anni, è raddoppiato: ha raggiunto i 500.000 metri cubi d’acqua e una profondità di oltre 25 metri. Dal versante francese, solo una lingua di ghiaccio, spessa poco più di 20 metri e solamente 15 cm più alta del livello del lago, trattiene l’enorme quantitativo d’acqua. Dalla parte italiana il lago è sostenuto da una parete di roccia fortemente fratturata e relativamente sottile. Un improvviso svuotamento causerebbe ingenti danni. 

 

Dichiarazione di Carmelo Palma e Bruno Mellano (consiglieri regionali radicali):

 

“Quasi due anni fa abbiamo presentato un’interrogazione urgente all’Assessorato alla Protezione Civile per segnalare il rischio rappresentato dal lago del Rocciamelone. A quella interrogazione è stato risposto che in realtà il rischio non c’era e che la situazione era tenuta periodicamente sotto controllo. In queste ore, con la massima urgenza e con le avverse condizioni meteorologiche, i tecnici francesi stanno tentando di abbassare il livello del lago per evitare uno svuotamento improvviso che potrebbe causare danni gravissimi a persone e infrastrutture a valle. Di tutto questo pare non interessarsi minimamente la Regione Piemonte (dalle notizie in nostro possesso non vi sono tecnici della protezione civile piemontese sul luogo), malgrado il lago si estenda al di sopra dell’abitato di Novalesa e vi sia solo una parete di roccia fratturata e relativamente sottile a proteggere il versante italiano.

Nei prossimi giorni, chiederemo all’Assessore regionale, Caterina  Ferrero, di venire a relazionare immediatamente in Consiglio sull’ <>.”

 



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