Contro ogni previsione e contro una quasi generale rassegnazione, il Parlamento -attraverso la Commissione libertà pubbliche- ha espresso reiteratamente una posizione autenticamente liberale, laica e di difesa delle istituzioni dell'Unione Europea, alle quali il Governo italiano aveva voluto per miseri calcoli di congiuntura imporre un fardello controriformista e antiliberale.
Da Emma Bonino a Mario Monti, l'Italia aveva sin qui dato un contributo ben diverso, e ora raccoglie i frutti che purtroppo ha meritato.
Quanto abbiamo concorso a questo esito "imprevisto" lo sanno bene i soli ascoltatori di Radio Radicale e gli utenti dei siti sui quali da tre o quattro giorni abbiamo cercato di mobilitare e di motivare più seriamente i parlamentari europei e l'opinione pubblica italiana: su questo, dirò
semplicemente che "carta canta". Se poi, finora, la stampa italiana ha preferito non solo non cantare ma tacere è problema suo.
Non è che un inizio liberale di questa legislatura. Sapremo assicurarle un
coerente avvenire.