Non sorprendono residui clericali, ma laici-burqa in carriera pronti al "soccorso ateoclericale"... Da non perdere il discorso del venerdì del mullah di Palazzo Madama ad Assisi.
Ormai, per Buttiglione, vale il criterio per cui "l'ultima" è sempre la "penultima". Non si fa in tempo a commentare una sua esternazione, che già ne giunge un'altra ancora più grave e risibile insieme. E non oso pensare cosa accadrebbe se si interpellasse il professore, che so, sul rapporto tra immigrazione e religione, e sull'opportunità -ad esempio- di "privilegiare" l'arrivo in Europa di cittadini cristiani...
Quel che deve essere valutato a fondo -a questo punto- è la campagna sporca e pericolosa di rovesciamento dei fatti e delle parti a cui assistiamo da giorni. Qui non abbiamo solo un signore dalle opinioni integraliste e minoritarie, che suscitano sorrisi e incredulità in tutto il mondo occidentale: abbiamo qualcuno che ha già tradotto, in Italia, quelle convinzioni in opera di governo, in opera politico-istituzionale e normativa.
Dinanzi a tutto questo, c'è una pattuglia di "laici-burqa", di liberali professionisti del servizio clericale, che prestano (spero per loro: a tariffa adeguata) il proprio soccorso: e subito spiegano che no, che gli integralisti sono i liberali e i radicali, che il povero Buttiglione è discriminato e incompreso...Al punto che, come si constata, i clericali "ufficiali" non hanno neanche l'esigenza di intervenire, di esporsi direttamente. Tanto ci pensa il "soccorso ateoclericale"...
Da non perdere, infine, il discorso di ieri del Presidente del Senato, il mullah Pera, che ha tenuto la predica del venerdì ad Assisi. E lì, inopinatamente, il presidente "popperiano e liberale" ha spiegato che non può esservi cesura tra stato e religione, e che uno stato moderno e democratico (sic!) deve adottare principi etici.
Comprendo che le esigenze della corsa al Quirinale richiedano grandi sforzi, ma -forse- ribaltare i principi fondamentali della separazione tra stato e chiese e della distinzione tra norma giuridica e norma morale è un po' troppo...Perfino per il Presidente del Senato...