Dunque, parte al Senato la rincorsa-truffa del Parlamento per provare a scippare i referendum. Che pena nel vedere tutta questa lena, tutta questa fretta...
E peraltro, sanno bene che il referendum di abrogazione totale della legge non può essere aggirato, e che anche i singoli quesiti parziali non si prestano ad essere soddisfatti dai risibili disegni di legge che si sono visti finora.
Va ricordato, infatti, che, per evitare i referendum, non basta una leggina purchessia, ma occorrono norme che accolgano le domande referendarie: il che è praticamente impossibile per il quesito di abolizione totale della legge, ma anche per la ricerca sugli embrioni, per la fecondazione eterologa e per l'articolo 1 della legge quello sui cosiddetti diritti del concepito.
Morale: tutto questo can-can, a mala pena, potrebbe (forse) soddisfare un solo referendum, quello sulla salute della donna.
Morale: lascino perdere, la smettano. E, in ogni caso, no pasaran. O, se si preferisce, non praevalebunt.