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26 ottobre, giornata di mobilitazione per la libertà di ricerca scientifica indetta da Radicali Italiani e dall’Associazione Luca Coscioni
26 ottobre, giornata nazionale della scienza indetta da Confindustria:26 ottobre, giornata di mobilitazione per la libertà di ricerca scientifica indetta da Radicali Italiani e dall’Associazione Luca Coscioni. Obiettivo:
1- Raccolta fondi per i referendum abrogativi della legge 40 contro la ricerca
2- Raccolta firme sull’appello all’Onu contro la messa al bando della clonazione terapeutica

roma, 21 ottobre 2004

• Comunicato stampa di Radicali Italiani e dell’Associazione Luca Coscioni

Confindustria ha deciso di celebrare il 26 ottobre in 20 città d’Italia la Giornata della scienza, con importanti ed autorevoli interventi a sostegno della necessità di rilanciare la ricerca scientifica nel nostro Paese. Come radicali, condividiamo l’obiettivo di promuovere la ricerca anche attraverso maggiori investimenti sia pubblici che privati, ma riteniamo che la precondizione indispensabile alla crescita del patrimonio scientifico e tecnologico sia innanzitutto quella della “libertà”, in particolare rispetto ai nuovi attacchi fondamentalisti ed oscurantisti nel settore delle biotecnologie.

Abbiamo dunque deciso di accompagnare la Giornata indetta da Confindustria con una nostra Giornata di mobilitazione radicale, che consisterà innanzitutto in tavoli di informazione e di raccolta fondi sulla campagna referendaria per l’abrogazione della nuova legge contro la fecondazione assistita e contro la ricerca sulle cellule staminali embrionali. I fondi sono necessari per la difesa giuridica dei referendum davanti alla Corte costituzionale e per la preparazione della campagna elettorale referendaria. Con l’occasione, si raccoglieranno firme sull’appello, sottoscritto tra gli altri da 19 Premi Nobel e dall’Ex-Commissario europeo alla ricerca Philippe Busquin, rivolto alle Nazioni Unite contro la proposta – discussa in questi giorni e sostenuta dal Governo italiano – di messa al bando internazionale della tecnica del trasferimento nuclkeare a fini di ricerca (cosiddetta “clonazione terapeutica”).

Rinnoviamo dunque anche a Confindustria, al Presidente Montezemolo e a tutti gli imprenditori italiani la nostra richiesta di intervenire a sostegno della campagna referendaria, per ridare una speranza al settore italiano delle biotecnologie, e più in generale per restituire alla ricerca scientifica dignità, libertà e responsabilità tanto violentemente negate e represse dalle leggi e dalle politiche portate avanti dal Parlamento e dai Governi del nostro Paese.



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