Roma, 22 ottobre 2004
• Dichiarazione di Marco Cappato, segretario dell’Associazione Luca Coscioni, e Marco Perduca, rappresentante all’ONU del Partito Radicale Transnazionale
Non potremmo trovare esempio migliore del comportamento della delegazione della Turchia in queste ore all’ONU per confermare la nostra convinzione radicale della necessità ed urgenza di aprire i negoziati per l’adesione della Turchia nell’Unione europea.
In occasione del dibattito di queste ore al Sesto comitato dell’Assemblea generale delle Nazioni unite sulla proposta del Costa Rica, sostenuta dagli Stati Uniti e dall’Italia e sponsorizzata dal Vaticano, di messa al bando della tecnica del trasferimento del nucleo cellulare (detta anche “clonazione terapeutica”) la Turchia è intervenuta anche come rappresentante dei 57 Paesi della Conferenza islamica, e come Paese co-firmatario della proposta del Belgio di limitare alla clonazione riproduttiva la messa al bando internazionale.
La delegazione turca, richiamandosi esplicitamente alla necessità di evitare imposizioni etiche, offre in questo modo un contributo prezioso al tentativo di circoscrivere il sostegno alle proposte del fanatismo catto-clericale, e di portare i Paesi islamici sulle posizioni della grande maggioranza dei Paesi europei, fatta eccezione per Italia, Portogallo, Austria, Irlanda e Polonia.