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Milano / Palermo, Berlusconi / Dell’Utri. Capezzone: inquisiti e inquisitori, condannati e assolti, Berlusconi e i suoi PM tutti espressione dell’unico caso Italia
In nessun paese occidentale esistono né un premier così, né un’opposizione così, né magistrati così.

Milano, 11 dicembre 2004

• Dichiarazione di Daniele Capezzone, segretario di Radicali Italiani

Per principio, da sempre, sono felice per le assoluzioni e dispiaciuto per le condanne. Uguali sentimenti pre-politici e irrazionali affiorano sempre, e per qualunque imputato. Quindi anche ieri per Silvio Berlusconi e oggi per Marcello Dell’Utri.

Passando dal sentimento alla ragione, però, le cose cambiano, e non poco.

Confesso di non riuscire ad appassionarmi a questo derby in cui entrambe le squadre mi sembrano poco meritevoli di supporto.

In nessun paese occidentale del mondo, infatti, avremmo a che fare con inquisitori così, che nulla hanno fatto e nulla fanno per celare un connotato apertamente politico della loro opera; e in nessun paese al mondo avremmo una opposizione desiderosa di liberarsi dei suoi avversari attraverso scorciatoie giudiziarie.

Ma, allo stesso modo, in nessun paese al mondo avremmo un premier così. Per essere chiaro, voglio prescindere dall’esito dei processi di ieri e di oggi, e perfino, se possibile, dalla rilevanza penale dei fatti che sono emersi. Ma è però incontrovertibile che Silvio Berlusconi (prescrizione o no) abbia pagato o fatto pagare magistrati; così come da Palermo (ripeto: quale che sia la qualificazione giuridica di questi fatti) emergono fatti e comportamenti oscuri, di cui qualcuno (Berlusconi in testa) dovrà assumersi la responsabilità politica.

Per capirci: ve lo immaginate, non dico il Presidente, ma un qualunque uomo politico americano di cui fosse provata una attività corrutrice? Avrebbe dovuto o dovrebbe trarne immediate e gravi conseguenze. Oppure: ve li immaginate inquisitori così negli stati uniti? Neanche a parlarne.

Il vero dolore di queste ore è che si conferma una convinzione e constatazione antica: Berlusconi e i suoi avversari, inquisiti e inquisitori, PM ed imputati costituiscono altrettanti capitoli di uno stesso libro, il libro nero del “caso Italia”. Un paese libero, liberale, liberato si sarebbe gia – appunto – liberato insieme degli uni e degli altri.



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