Oggi, sabato 18 dicembre, il Comitato Torinese Difesa Referendum terrà due tavoli d’informazione (via Garibaldi angolo via Bellezia, dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 18:30) per illustrare ai cittadini lo stato delle cose relativo ai cinque referendum abrogativi (uno totale e gli altri parziali) della Legge 40/04 sulla procreazione medicalmente assistita.
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Ai tavoli sarà distribuito il seguente volantino:
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FECONDAZIONE ASSISTITA: I CINQUE REFERENDUM SI FARANNO?
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Lo scorso 30 settembre sono stati depositati in Cassazione oltre 4 milioni di firme sui cinque referendum per abrogare o modificare la Legge 40 del 2004 sulla procreazione assistita.
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Un risultato straordinario se si pensa che la stragrande maggioranza delle firme è stata raccolta nel solo mese di settembre, grazie agli spazi d’informazione conquistati anche a costo di digiuni e iniziative nonviolente.
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Nel frattempo, con un referendum tenutosi il 4 novembre, il 59% dei cittadini californiani ha deciso di destinare 3 miliardi di dollari alla ricerca sulle cellule staminali, sia adulte che embrionali. Il 28 novembre, il 67% dei cittadini svizzeri ha votato, in un altro referendum, a favore della legge che prevede la possibilità di ricerca a fini terapeutici sulle cellule staminali embrionali.
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La scorsa settimana la Corte di Cassazione ha dato il via libera alle richieste referendarie.
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Ora occorre difendere i nostri referendum su due fronti: quello giuridico, rappresentato dal giudizio di ammissibilità della Corte Costituzionale (entro il prossimo 20 gennaio); quello parlamentare, per evitare che si approvino leggi che tradiscano la volontà dei cittadini che hanno firmato i cinque referendum.
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A Torino la raccolta firme è stata gestita in modo unitario da un Comitato Promotore Referendum in cui confluiscono tutte le organizzazioni politiche e sindacali che hanno appoggiato la raccolta firme.
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Questo Comitato ha deciso di continuare ad operare fino al termine dell’iter referendario per garantire che la volontà espressa dai cittadini con la sottoscrizione dei referendum sia rispettata e con l’obiettivo di ottenere un consenso ancora più ampio, indispensabile per abrogare o cambiare questa cattiva legge.