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Con Pannella si può trovare un'intesa anche sui temi etici

• da Il Giornale del 11 gennaio 2005, pag. 10

di Sandro Bondi

Mi sembra utile, opportuno, necessario cogliere, dai risultati dei lavori del Comitato nazionale dei Radicali Italiani, gli spunti che possano portare il mondo radicale ad arricchire la proposta politica della Casa delle libertà e diventare protagonisti, insieme a noi, del cambiamento e del rinnovamento del Paese. Le decisioni assunte dal Comitato dei radicali su proposta di Marco Pannella sono serie e impegnative. Lo sono per i radicali che hanno scelto in modo deciso di scommettere su di un'alleanza che sanno essere, nella Casa delle libertà, tanto da alcuni auspicata quanto da altri contrastata. Lo sono per la Casa delle libertà che deve mettere alla prova la propria capacità di allargare, potenziare e migliorare la coalizione ed il programma con cui bisognerà affrontare la sinistra nel duplice appuntamento delle regionali 2005 e delle politiche 2006, e, soprattutto, che permetta di continuare con ancora più slancio ed efficacia l'opera di cambiamenti e di rinnovamento già avviata dell'Italia.


Le parole del presidente del Consiglio che nella conferenza stampa di fine anno ha auspicato l'allargamento della maggioranza ai Radicali sono per Forza Italia e - penso - per l'intera Casa delle libertà un'indicazione che è doveroso raccogliere ed un obiettivo che è necessario conseguire.
Non mi nascondo le differenze, in alcuni casi profonde, sul piano dell'etica che dividono i radicali da parti significative della Casa delle libertà e anche nei confronti di Forza Italia. Sono convinto tuttavia che Marco Pannella, Luca Coscioni, Daniele Capezzone e gli altri amici radicali più esposti su questi temi siano i protagonisti di un dibattito alto sui temi della vita umana che ci vede tutti coinvolti. Oggi il confronto, e la possibile collaborazione, tra laici e cattolici, tra laici e credenti, è la sfida più importante per il futuro dell'Europa e del nostro Paese. La questione delle staminali, e la bioetica in generale, pongono questioni nuove su cui il confronto non deve mai cessare. Sono problemi su cui non ha più senso elevare vecchi steccati ideologici.


Il dialogo e la comprensione reciproca sono necessari. Partendo dal rifiuto del relativismo etico e della dignità della persona si troverà - ne sono certo- un progressivo accordo tra laici e cattolici. Questa è comunque la sfida più importante che ci attende. Marco Pannella è la persona che più di altri può capire la necessità di questo dialogo, tra laici e credenti, lui che come esponente del mondo laico ha saputo cogliere e comprendere le ragioni più profonde e più autentiche dei credenti.


La Casa delle libertà, inoltre, è nata su un preciso accordo programmatico che, sulla base dei comuni ideali di libertà (comuni alle forze che la compongono, e di cui i radicali sono stati nel passato e oggi testimoni forti e spesso solitari), ha affrontato e affronta la battaglia per il federalismo, per la giustizia giusta, per la liberalizzazione dell'economia e contro l'invadenza dello Stato, per una nuova politica estera che fa dell'ancoraggio ai valori dell'Occidente la sua stella polare e dell'affermazione dei diritti umani (civili e politici) in tutto il mondo uno dei suoi obiettivi fondamentali.

La Casa delle libertà può e deve, perciò, investire nei prossimi giorni nella propria capacità di confronto, approfondendo le tematiche che la uniscono al mondo radicale per verificare la possibilità di un accordo che coinvolga elezioni regionali e politiche.


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